Data: 12/10/2018 19:17:00 - Autore: Redazione

di Redazione - Prove elettroniche consegnate all'autorità giudiziaria, a prescindere dal luogo del provider. È quanto ribadito dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede al Gai (Consiglio Giustizia Affari interni) in corso in Lussemburgo.

Il Guardasigilli, si legge nella nota pubblicata sul sito del ministero, "ha ribadito il sostegno dell'Italia a uno strumento normativo che stabilisca l'obbligo per l'internet service provider di consegnare la prova elettronica all'autorità giudiziaria, indipendentemente dal luogo del provider" e, dunque, viene confermato il pieno consenso alla proposta di regolamento E- Evidence, presentato in Commissione nell'aprile 2018.

"Siamo convinti che questa novità rappresenti un valore aggiunto rispetto alle procedure esistenti a cui non dobbiamo rinunciare - ha aggiunto Bonafede e che - dà attuazione al principio di reciproca fiducia tra gli Stati dell'Unione".

Un altro tema all'ordine del giorno è stato il sostegno a società in difficoltà finanziarie attraverso una ristrutturazione preventiva per offrire una seconda opportunità agli imprenditori onesti che falliscono in tutta l'Unione europea.
Il testo di compromesso elaborato dalla presidenza austriaca del Consiglio per Bonafede assicura "flessibilità agli Stati membri nel trasporre la direttiva attraverso un sistema coerente con il proprio ordinamento nazionale che garantisca alle parti la tutela dei diritti contemplati".

A margine del GAI il ministro ha tenuto un bilaterale con la collega spagnola Dolores Delgado, nel corso del quale ha chiesto e ottenuto il massimo impegno per giungere a una verità giudiziaria su due casi seguiti con grande attenzione dalle autorità e dall'opinione pubblica italiana: l'omicidio Ciatti, avvenuto in una discoteca di Lloret de Mar nell'agosto dello scorso anno, e l'incidente stradale di Freginals dove morirono sette studentesse italiane.


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