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Data: 01/11/2018 15:30:00 - Autore: Raffaella feola ![]() La legge di Bilancio 2018 ha sancito l'obbligo di fatturazione elettronica, il quale attualmente è in vigore per chi deve inviare fatture agli enti pubblici. Sono esonerati dall'emissione della fattura elettronica solo i piccoli produttori agricoli e gli operatori che rientrano nel regime di vantaggio e forfettario, i quali, se vogliono, possono comunque emettere fatture elettroniche, secondo le regole indicate dall'Agenzia delle Entrate.
Che cos'è la fattura elettronica?[Torna su]
Il Dpr 633/72 definisce la fattura elettronica come quella emessa e ricevuta in un qualunque formato elettronico, la quale, però soddisfi tre requisiti:
I primi due requisiti possono essere garantiti attraverso sistemi di controllo che assicurino un collegamento fra la fattura e la cessione dei beni o la prestazione dei servizi; con apposizione di firma elettronica e con sistemi di trasmissione elettronica dei dati. Le caratteristiche della fattura elettronica alla PA[Torna su]
In merito alla fattura elettronica, però, è il caso di fare un richiamo alla fattura PA ossia quella fattura elettronica che deve essere trasmessa alla Pubblica Amministrazione. Quest'ultima deve avere le seguenti caratteristiche:
Trasmissione telematica di fatture e corrispettivi[Torna su]
Dal 1° gennaio 2017 i contribuenti possono optare per la trasmissione in via telematica all'Agenzia delle Entrate di tutte le operazioni in entrata e in uscita tra cui le operazioni certificate da ricevute e scontrini. Sono molteplici i vantaggi che derivano dalla trasmissione elettronica tra cui l'accesso in via prioritaria ai rimborsi Iva e l'assistenza fiscale, inoltre, gli operatori Iva in regime di contabilità semplificata che emettono solo fatture, grazie all'obbligo di fatturazione elettronica non devono più tenere i registri. Operatori economici e consumatori finali possono acquisire una copia delle fatture elettroniche emesse e ricevute grazie a un sistema offerto dal portale delle Entrate Fatture e Corrispettivi, al quale bisogna registrarsi con credenziali Spid, Cns o Fisconline/Entratel. Ma quando può essere emessa la fattura elettronica?[Torna su]
Ai sensi dell' art. 21, Co.4, lettera a), Dpr 633/72, la fattura elettronica può essere anche differita, cioè emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui è effettuata l'operazione. Una volta generata la fattura elettronica, deve essere salvata in formato xml e deve poi essere firmata col proprio dispositivo di firma elettronica. Apposta la firma, il sistema chiede poi di scegliere tra l'estensione .xml o .p7m. Bisogna poi firmare il documento digitando il codice pin che è stato fornito col dispositivo di firma. Una volta inviate le fatture possono essere monitorate dal portale Iva servizi, fatture e corrispettivi. Per quanto riguarda la fattura PA, può essere monitorata dal sito "Sdi.fatturaPA.gov.it-strumenti- monitorare la fattura PA". Le fatture elettroniche possono essere ricevute da chi è accreditato ai canali SdiCoop o SdiFtp e chi ha una casella di posta elettronica certificata, in questo caso l'indirizzo pec deve essere comunicato al fornitore. Vai alla guida completa La fatturazione elettronica
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