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Data: 09/11/2018 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo di Lucia Izzo - Con 163 voti favorevoli, 59 contrari e 19 astenuti (5 i dissidenti M5S che hanno disertato l'aula), il Senato ha approvato il maxi emendamento al d.d.l. di conversione del decreto sicurezza (n. 113/2018.). Il testo, sul quale il Governo aveva posto la fiducia, passa ora al vaglio della Camera. Leggi anche Decreto sicurezza: via libera dal Senato Il decreto si compone di tre macro aree (immigrazione, sicurezza pubblica e organizzazione del Viminale e dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati o confiscati alla criminalità organizzata) e non ha mancato di suscitare aspre polemiche, soprattutto per le misure fortemente rigide nei confronti di richiedenti asilo e rifugiati. Il maxiemendamento approvato (sotto allegato) ha introdotto al testo del decreto-legge originario diverse e rilevanti modifiche, in particolare in materia di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza urbana, ma ha sostanzialmente confermato la stretta sui permessi soggiorno e richiedenti asilo, il Daspo urbano più severo, i "taser" elettrici ai vigili, il braccialetto elettronico per gli imputati dei reati di stalking e maltrattamenti in famiglia. Ecco tutte le novità:
Immigrati e rifugiati: cosa prevede il decreto sicurezza?[Torna su] Tra le maggiori novità, confermata l'abolizione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, che verranno sostituiti da forme di tutela completamente tipizzate allo scopo di limitare un'interpretazione estensiva della norma e la discrezionalità nella concessione dei permessi. Nel dettaglio, i permessi "tipizzati" saranno concessi per "protezione speciale" (1 anno, rinnovabile), "per calamità" (6 mesi, rinnovabile), "per cure mediche" (1 anno, rinnovabile), "per atti di particolare valore civile" (su indicazione del ministro dell'Interno) e "per casi speciali". Viene, inoltre, prolungata la durata massima del trattenimento dello straniero nei Centri di permanenza per il rimpatrio che passa dagli attuali 90 a 180 giorni. Protezione internazionaleIl decreto contempla, inoltre, nuove ipotesi di reato che comportano il diniego o la revoca della protezione internazionale accordata ai rifugiati: si tratta di ipotesi delittuose che destano particolare allarme sociale, quali, tra le altre, spaccio di droga, violenza sessuale, rapina ed estorsione. Le norme specificano anche che il rientro del titolare di protezione internazionale nel Paese di origine, potrà costituire causa di cessazione della protezione in quanto indice del cambiamento delle circostanze su cui si fonda o della volontà di ristabilirsi in tale Paese. Migranti, richiedenti asilo, centri di accoglienza e attività di monitoraggioAltre disposizioni si soffermano, inoltre, sulle modalità di esecuzione dell'espulsione, sul divieto di reingresso, nonché in materia di rimpatri. Ancora, il pacchetto immigrazione, in materia di accoglienza dei richiedenti asilo, incide sull'attuale sistema di protezione (SPRAR) gestito con i Comuni: questo sarà in futuro destinato soltanto ai titolari di protezione internazionale e ai minori stranieri non accompagnati. I richiedenti asilo, invece, saranno accolti nei centri di accoglienza loro dedicati ovvero i "Cara". Cittadinanza italiana: revoca più facileIl provvedimento introduce l'istituto della revoca della cittadinanza italiana concessa ai cittadini stranieri che rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, avendo riportato condanne per gravi reati commessi con finalità di terrorismo o eversione. Si raddoppiano i tempi della concessione della cittadinanza per matrimonio o residenza (da 2 a 4 anni) e lo stesso termine si applica al riconoscimento della cittadinanza avviato dall'autorità diplomatica o consolare. Inoltre, sempre in materia di cittadinanza italiana, l'emendamento ne subordina il riconoscimento all'adeguata conoscenza della lingua italiana da parte dell'interessato (non inferiore al livello B1 del QCER). All'uopo, i richiedenti che non abbiano sottoscritto l'accordo di integrazione o che non siano titolare di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, saranno tenuti ad attestare il possesso di un titolo di studio o a produrre apposita certificazione da parte di un ente riconosciuto. Antiterrorismo: stretta su noleggio tir e furgoni[Torna su] Confermata anche la stretta sul noleggio di tir e furgoni al fine di prevenzione del terrorismo: gli esercenti attività di noleggio dovranno comunicare, all'atto della stipula del contratto e con congruo anticipo rispetto alla consegna del veicolo, i dati identificativi riportati nel documento di identità esibito dal soggetto che richiede il noleggio di un autoveicolo. Il CED si occuperà del raffronto automatico dei dati comunicati con quelli in esso conservati e ove emergano situazioni potenzialmente rilevanti provvederà a segnalarle alle forze dell'ordine. Il maxiemendamento esclude dalla previsione i contratti di noleggio di autoveicoli per servizi di mobilità condivisa, quali in particolare il car sharing, al fine di non compromettere la facilità di utilizzo. Dispositivi elettronici per maltrattamenti e stalking[Torna su] Passa anche l'incremento delle fattispecie incriminartici per le quali sarà possibile adottare la misura del controllo dei soggetti imputati con mezzi elettronici o altri strumenti tecnici, e anche al di fuori dei limiti di pena fissati in via generale per le misure cautelari. In sostanza, si potrà controllare l'ottemperanza al provvedimento di allontanamento dalla casa familiare anche per i soggetti imputati dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi e stalking. Polizia locale: taser e accesso al CED[Torna su] Il decreto prevede un ampliamento dell'accesso da parte degli agenti locali ai dati contenuti nella banca dati del CED interforze: ove si tratti di addetti ai servizi di polizia stradale, in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza, questi potranno anche accedere al CED delle forze di polizia per la verifica dell'identità di eventuali ricercati nel corso dei controlli su strada. Inoltre si introduce una fase di sperimentazione per sei mesi delle "armi ad impulsi elettrici" (anche note come pistole taser) nei Comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti che potranno dotare di tali disppositivi due agenti di pubblica sicurezza. Daspo urbano più ampio[Torna su] Nel decreto è prevista un'estensione del c.d. "Daspo" urbano: l'allontanamento coatto sarà applicabile anche negli ospedali e nei presidi sanitari, nonché in aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli. Il maxiemendamento, inoltre, prevede che possano essere individuate specifiche misure di prevenzione con accordi sottoscritti tra il prefetto e le organizzazioni maggiormente rappresentative degli esercenti: ciò al fine di garantire una più efficace prevenzione di atti illegali o di situazioni di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica all'interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi commerciali. Delitto di esercizio molesto dell'accattonaggio[Torna su] Altra novità introdotta dall'emendamento è relativa all'introduzione del reato di "esercizio molesto dell'accattonaggio" (art. 669 bis c.p.). Si punisce con l'arresto da 3 a 6 mesi e l'ammenda da 3.000 a 6.000 euro "chiunque esercita l'accattonaggio con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti per destare l'altrui pietà", con conseguente sequestro dei proventi e delle cose servite o destinate a commettere l'illecito. Invasione di edifici e occupazioni arbitrarie[Torna su] Il maxi emendamento punta a modificare l'art. 633 c.p. stabilendo che chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, verrà punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da unoa tre anni e con una multa da 103 a 1032 euro. La pena è quella della reclusione da 2 a 4 anni e della multa da 206 a 2064 euro, e si procede d'ufficio, se il fatto è commesso da più di cinque persone o da persona palesemente armata. Per i promotori o gli organizzatori, se il fatto è commesso da 2 o più persone, la pena è aumentata. Si prevede, inoltre, un'articolata e complessa procedura in materia di occupazioni arbitrarie di immobili: si attribuisce a Prefetti e altre autorità amministrative il potere di differire il momento della liberazione degli immobili, non eseguendo immediatissime i provvedimenti di sgombero ordinati alla magistratura. Beni confiscati alla criminalità organizzata[Torna su] Il testo, inoltre, potenzia l'Agenzia per i beni confiscati, introducendo ulteriori 70 unità nella pianta organica. Si provvede anche a liberalizzare la vendita dei beni sequestrati ai mafiosi: in particolare, platea dei possibili acquirenti non comprenderò solo enti pubblici, associazioni di categoria e fondazioni bancarie. Tali beni, infatti, potranno essere ceduti al miglior offerente, anche qualora si tratti di soggetti privati, nonostante rimanga un diritto di prelazione nei confronti dei soggetti pubblici summenzionati. Si prevedono controlli e rigorose preclusioni per evitare che il bene all'esito della gara non torni in mani sbagliate. Le altre novità[Torna su] Il maxi emendamento approvato dal Senato reca, inoltre, tutta un'altra serie di novità rilevanti. Vengono modificate le norme del Codice della Strada che disciplinano la misura cautelare del sequestro e la sanzione accessoria della confisca amministrativa, nonché il censimento dei veicoli sequestrati, fermati, rimossi, dissequestrati e confiscati. Si stabiliscono stanziamenti per Polizia e Vigili del Fuoco destinati all'acquisto e al potenziamento dei sistemi per il contrasto del terrorismo internazionale, ma anche stanziamenti per migliorare la sicurezza e la funzionalità delle strutture penitenziarie. Via libera anche all'utilizzo sperimentale dei droni da parte delle forze di Polizia e delle Guardia di finanza. Si prevede l'istituzione del nucleo per la composizione delle Commissioni straordinarie per la gestione degli enti svolti per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare; altre disposizioni riguardano le assunzioni a tempo indeterminato della Polizia Municipale, il sostegno delle vittime dell'attività di estorsione e dell'usura. |
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