Data: 11/11/2018 19:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Nell'ottica di semplificare le procedure successorie e aumentare le garanzie per i legittimari, il certificato di successione, già presente in molti Paesi europei, punta a rendere la fase successoria più semplice, certa e rapida anche in Italia. Dal Congresso del Notariato è emersa la necessità d'innovare il sistema successorio, grazie all'introduzione di questo documento, destinato a produrre numerosi vantaggi.

Certificato di successione: cos'è

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Il certificato, già previsto dagli ordinamenti di Francia, Belgio, Romania e Austria, documenta la data in cui si apre la successione, i soggetti chiamati a succedere in qualità di eredi o legati, la consistenza e la composizione del patrimonio ereditario e i poteri di coloro a cui il de cuius ha conferito il compito di amministrare e dare esecuzione alle sue volontà

Il certificato deve essere redatto da un notaio (su istanza dei chiamati a succedere o dai rispettivi rappresentati legali o da soggetti specifici indicati dal de cuius), previa verifica della conformità delle dichiarazioni e richiesta di eventuale documentazione integrativa. Eseguiti questi adempimenti al funzionario pubblico il compito di pagare le imposte dovute e trascrivere il certificato nei registri immobiliari.

Certificato di successione: vantaggi

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Il certificato di successione è uno strumento che semplifica, accelera e rende certa la fase successoria. Questo documento è destinato a sostituire l'attuale dichiarazione di successione, prevista in realtà per solo per ragioni di natura fiscale, senza alcun effetto positivo dal punto di vista civilistico. Grazie al certificato invece sarà possibile:

  • individuare celermente i beni caduti in successione e i soggetti obbligati a versare le imposte ipotecarie e catastali gravanti sugli stessi per procedere alla successiva fase di liquidazione e versamento;
  • trasmettere telematicamente le informazioni all'Agenzia delle Entrate per l'aggiornamento immediato delle banche dati.

Certificato di successione: effetti probatori

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Il documento produce inoltre importanti effetti probatori. I soggetti indicati nel documento come eredi, legatari o esecutori testamentari infatti si presumono tali fino a prova contraria mentre, per quanto riguarda i terzi acquirenti che acquistano da chi è legittimato a disporre dei beni in base al certificato, è previsto che il loro acquisto prevalga sui titolari effettivi, tranne nei casi di mala fede o negligenza grave.

L'introduzione del certificato di successione nel nostro ordinamento consentirebbe inoltre di allineare la normativa italiana con quella europea, che ha emesso un regolamento che mira ad accelerare e semplificare le procedure successorie transfrontaliere e a creare un certificato di successione europeo.

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