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Data: 29/11/2018 18:22:00 - Autore: Redazione di Redazione - "Un nuovo passo in avanti nella soluzione di casi criminali complessi" e questo grazie alla banca dati del Dna che inizia a produrre risultati. È quanto scrive il ministero della giustizia, con una nota pubblicata sul proprio sito, informando delle attività avviate dal laboratorio. Riscontri grazie ai match[Torna su]
Sarà possibile d'ora in poi, spiega il ministero, "confrontare il DNA ottenuto dalle tracce biologiche rinvenute sulla scena del crimine con quello ricavato dai campioni salivari prelevati alla popolazione detenuta e archiviati in una apposita banca dati. Se a seguito del confronto in via automatica i due profili si riscontrano uguali, si ottiene il cd. 'match'". L'attività della Banca dati Dna[Torna su]
Le attività, avviate dal Ministero della giustizia – Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria e nello specifico dal Laboratorio Centrale per la Banca dati nazionale del DNA, consistono nella ricezione, l'ispezione e l'analisi dei campioni biologici prelevati a tutta la popolazione detenuta nelle cd. stanze bianche, allestite presso gli istituti di pena, e nel successivo inserimento dei profili genetici estratti, nella Banca dati nazionale del DNA attraverso il sistema CODIS. I primi risultati[Torna su]
Ad oggi, prosegue la nota di via Arenula, "i profili genetici inseriti hanno prodotto un risultato di successo pari a 42 "match" e due di questi hanno trovato riscontro in ambito internazionale combaciando con i profili DNA inseriti dalla Polizia di altro Stato estero a seguito di consultazione e raffronto. E questo ha inoltre permesso di raggiungere l'importante obiettivo della cooperazione transfrontaliera, fissato dalla norma". Leggi anche Al via la banca dati del Dna
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