Data: 01/12/2018 15:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Da novembre sono iniziati a scadere i termini per "risvegliare" ed esigere i conti dormienti, ossia le somme depositate o investite che non vengono toccate da almeno 20 anni.

Leggi Conti dormienti: da novembre prescrizione

Un emendamento al decreto fiscale approvato al Senato stabilisce che per conti dormienti e polizze vita le istituzioni finanziarie dovranno attivarsi per cercare i beneficiari e non semplicemente attendere che arrivino richieste di liquidazione dai titolari e dagli eredi.

Conti dormienti, si devono attivare le istituzioni finanziarie

Nella categoria "rapporti dormienti" o "conti dormienti" ci sono, non solo conti correnti postali e bancari, libretti di risparmio e depositi, ma anche azioni, obbligazioni, certificati di deposito, fondi d'investimento e assegni circolari non riscossi. Restano fuori le polizze assicurative in letargo (con termini di prescrizione differenti e con una procedura a parte).

La proposta di modifica nel decreto chiarisce che per le polizze vita e infortuni, siano le imprese di assicurazione a verificare con l'Agenzia delle entrate l'esistenza in vita degli assicurati e, in caso di corrispondenza tra il codice fiscale dell'assicurato e della persona deceduta, dovranno attivare la procedura per la corresponsione della somma assicurata al beneficiario �inclusa la ricerca del beneficiario ove non espressamente indicato in polizza�.

Cos� anche in caso di depositi, le banche, se c'� corrispondenza tra il codice fiscale titolare rapporto contrattuale e persona deceduta, dovranno inviare �mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata all'ultimo indirizzo di residenza o di domicilio comunicato o comunque conosciuto, o a terzi da lui eventualmente delegati, l'invito ad impartire disposizioni da parte di possibili legittimi eredi�.


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