Data: 04/12/2018 16:00:00 - Autore: VV AA

Avv. Iolanda Libera Diano - E 'sempre legale scaricare file da internet? Chi di noi almeno una volta nella vita non ha provato a scaricare da internet una serie tv o la hit del momento? Cosa facciamo se vogliamo conoscere la ricetta da preparare per il pranzo della domenica per stupire tutta la famiglia, se desideriamo leggere il best seller appena uscito o finalmente riuscire a guardare la tanto attesa nuova stagione della nostra serie preferita? Semplice! Basta accendere il nostro computer, digitare la parolina magica e il gioco è fatto!

Ma siamo proprio sicuri che "scaricare" da internet sia sempre legale? Ecco due dritte da tenere presente prima di procedere al nostro "download":


La legge in materia di diritti di autore

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La prima cosa da dire è che la legge in materia in Italia è vecchia perché risale al 1941 e protegge i diritti di autore di tutte le categorie: carta stampata, radio o TV. Quello che viene tutelato è il diritto morale dell'inventore dell'opera, qualunque essa sia.

Il Codice Civile definisce oggetto del diritto di autore un'opera dell'ingegno creativo che può riguardare ad esempio le scienze, la letteratura, la musica, la pittura, scultura e architettura, il teatro e il cinema.

Copyright e legge sul diritto d'autore: differenze

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Spesso i termini copyright e legge sul diritto d'autore sono utilizzati come sinonimi ma in realtà si riferiscono a due normative molto diverse.

Il copyright si riferisce alla legge americana che regolamenta i diritti che spettano all'autore di un'opera, i così detti diritti di copia. Pensiamo ad esempio all'autrice del libro sulla storia d'amore del vampiro e della Sua "Bella" che ha venduto i diritti di copyright alla casa cinematografica che ha prodotto la saga di Twilight. Ecco, in questo caso, il ricavato al botteghino della proiezione di quel film è andato alla bravissima Stephenie Meyer che è appunto l'autrice del libro. Il diritto di autore, invece, tutelando anche i diritti morali è decisamente tutt'altra cosa. In particolare, la legge prevede che la duplicazione, pubblicazione, commercializzazione e altre attività per queste "opere" ,possono essere sanzionati con un'ammenda e nei casi più gravi con la detenzione. In linea di massima, la legge ritiene che mettere a disposizione su un sito, significhi condividerlo e quindi commettere reato. La Cassazione intervenuta sul punto, ritiene che il file "sharing", che tecnicamente è il condividere un file da internet, non comporta automaticamente una condivisione volontaria del materiale scaricato, la quale, per concretizzare il reato deve essere adeguatamente provata. Tutto ciò vuol dire che se scarico un file da internet per uso personale e me lo tengo per me e non ci guadagno sopra, ad esempio vedendo copie "pirata" di quel video scaricato da internet, non commetto reato. Diversamente, se quel video provo a condividerlo sul web senza le dovute autorizzazioni allora commetto un illecito che a seconda della gravità può essere sanzionato con una multa o addirittura con la detenzione.

Riforma copyright Ue

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Tutto quello che abbiamo detto cambierebbe se venisse approvata in via definitiva l'attesa riforma copyright Ue che introdurrà nuove regole per garantire il diritto d'autore. In particolare, l'introduzione di due nuovi articoli l'11 e il 13 potrebbero portare ad una vera e propria minaccia alla libera circolazione delle informazioni on line.

Ma cosa prevedono i due tanto chiacchierati articoli?

L'art. 11 prevede un diritto per gli editori di giornali la possibilità di bloccare l'utilizzo digitale delle loro pubblicazioni. In pratica verrebbero tassate le 2 o 3 righe che compaiono sotto l'indirizzo della pagina. Google dovrebbe quindi, pagare l'editore per poter mostrare quell'anticipazione di articolo e condividerlo on line. L'art. 13 invece prevede che tutte le piattaforme on line che gestiscono milioni di dati , video, foto ecc dovrebbero verificare che ogni singola cosa pubblicata on line sia protetta dal diritto d'autore. E' evidente che se approvati questi due articoli minaccerebbero gravemente la libera circolazione dei dati on line per come siamo abituati a conoscerla.

Ma quando lo streaming è illegale?

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Quando stiamo per scaricare il nostro film da internet dobbiamo valutare alcuni fattori molto importanti e nel caso specifico dello streaming, distinguere tra chi fornisce il servizio e l'utente.

Chi mette a disposizione software per la visione streaming di contenuti web non commette illecito, in quanto non è il software ad essere illegale. E' ovvio che il fornitore del servizio di streaming deve avere prima acquistato i diritti di copyright. Per chi, invece, guarda un film in streaming, la legge non prevede nulla di specifico.

Diversamente, se viene scaricato il contenuto streaming, subentra l'ipotesi di illecito, che rientra sempre nei margini della legalità quando è per uso personale. Ma qualora, il file scaricato viene condiviso su internet, anche quando non vi è intento di lucro si commette un illecito, in quanto si favorisce il download gratuito di un'opera che non è stata acquistata e sulla quale cui c'è il copyright.

In parole povere: condividere sul webvideo musicali o film con l'intento di venderli e quindi a scopo di lucro comporta la possibilità di finire in carcere o a seconda dei casi, pagare una multa assai salata. Scaricarli dalla rete e condividerli ad esempio sui social senza avere ottenuto le lecite autorizzazioni, soltanto una sanzione. Scaricarli per vederli in privato a casa propria, invece, almeno in teoria non dovrebbe avere conseguenze dal punto di vista legale.

Avv. Iolanda Libera Diano

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