Data: 07/12/2018 16:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Quello che doveva essere un atto di mera cortesia da parte degli avvocati viene trasformato, dal decreto Sicurezza, in un obbligo. Il riferimento � al deposito obbligatorio della copia cartacea nel processo amministrativo. Ma l'Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) non ci sta.

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Aiga contro l'obbligatoriet� della copia cartacea nel processo amministrativo

Il riferimento � all'art 15, comma 1-bis del decreto che prevede l'entrata a regime, nei giudizi amministrativi depositati con modalit� telematiche, dell'obbligo di provvedere anche al deposito di copia conforme cartacea del ricorso e degli scritti difensivi.

In una nota, l'Aiga conferma la sua posizione e chiede la �necessaria implementazione, a tutti i livelli, del processo telematico� nonch� l'eliminazione immediata della proposta di modifica inserita nel Decreto Sicurezza. Guardando all'evolversi dei fatti, secondo la ricostruzione fatta dall'Associazione, per agevolare l'introduzione del Processo Amministrativo Telematico (il PAT) e la necessaria completa attivazione, �,l'avvocatura aveva, di fatto, tollerato una norma che mutava una cortesia per il magistrato in un vero e proprio obbligo nei suoi confronti. Una norma che Aiga aveva tollerato solo in via temporanea, per ragioni di contingenza legate prevalentemente alla mancata formazione, sotto il profilo della telematica e dell'informatizzazione, dei magistrati amministrativi�. Ma il Governo che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto puntare alla semplificazione ed alla ottimizzazione delle procedure e delle risorse, in sede di conversione del cosiddetto Decreto Sicurezza ha reso con un emendamento �definitivo quello che doveva essere un obbligo temporaneo, anzi, inizialmente una "cortesia", quella di depositare la copia cartacea, che va pure attestata conforme, per facilitare il lavoro dei magistrati amministrativi�. Non mancano i commenti dai rappresentanti Aiga. �I giovani avvocati � evidenzia presidente nazionale Alberto Vermiglio - non condividono affatto lo spirito della norma, n� le modalit� con cui la stessa � stata inserita, quasi a nasconderla, tra le tante norme, aventi natura e finalit� ben diverse, introdotte con il decreto sicurezza�. Ed ancora �Nella norma - aggiunge l'avvocato Luigi Martin, responsabile nazionale di Aiga per il processo telematico - non si ravvisa alcuna plausibile giustificazione per la stessa, n� tantomeno alcuna "semplificazione" ma semmai una implicita contrariet� all'impianto del processo telematico non giustificabile dopo i tanti sforzi profusi dall'avvocatura per adeguarsi ai tempi�.


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