Data: 10/12/2018 10:20:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Con la sentenza del 29 novembre 2018 (qui sotto allegata), il Tribunale di Roma ha sancito tre importanti principi che la rendono degna di nota e sui quali si ritiene quindi opportuno soffermarsi.

Il danno dell'appaltatore

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Innanzitutto il Tribunale, nella persona del giudice Dott. Massimo Moriconi, ha chiarito che del danno aquiliano che � stato cagionato dall'appaltatore (o dal sub appaltatore) � chiamato a rispondere anche il committente, a meno che questi non abbia fornito la prova delle qualit� di seriet� ed efficienza nonch� di affidabilit� patrimoniale dell'appaltatore stesso.

Se manca questa prova, si configura infatti un'ipotesi di culpa in eligendo che, come affermato tra le tante anche dalla sentenza numero 2745/1999 della Cassazione civile (citata nella pronuncia in commento), si ha quando il compimento dell'opera o del servizio � stato affidato a un'impresa che � "priva della capacit� e dei mezzi tecnici indispensabili per eseguire la prestazione oggetto del contratto senza che si determinino situazioni di pericolo per i terzi".

Danno da morte del convivente

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Ma, soprattutto, la sentenza del 29 novembre scorso rileva per i principi affermati con riferimento al danno da morte del convivente.

Il giudice ha infatti affermato, a tale proposito, che questa voce di danno non pu� essere risarcita utilizzando il medesimo criterio probatorio che si applica al congiunto o coniuge del defunto.

Se l'evento per il quale si chiede il risarcimento del danno � rappresentato dalla morte del convivente, occorre infatti che in giudizio venga data la prova, anche indiziaria, della convivenza e della seriet� ed effettivit� del rapporto affettivo.

Tabelle di Roma

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In ogni caso, per il giudice la liquidazione del danno da morte deve avvenire applicando preferibilmente le tabelle del Tribunale di Roma.

Queste infatti, a differenza delle tabelle del Tribunale di Milano, assolvono pi� compiutamente ai necessari criteri di prevedibilit� e omogeneit� del trattamento risarcitorio.


Si ringrazia il giudice, Dott. Massimo Moriconi, per la cortese segnalazione


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