Data: 12/12/2018 18:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Assoluta contrariet� ad interventi che compromettano gli irrinunciabili spazi di difesa e, comunque, assunti con decreto legge. Queste le richieste delle rappresentanze dell'Avvocatura e l'Associazione nazionale magistrati sul tema della preannunciata riforma del processo civile nell'incontro col ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

Avvocati e magistrati: �La riforma civile non limiti la difesa�

Per l'avvocatura erano presenti il Consiglio nazionale forense, l'Organismo congressuale forense, l'Unione nazionale delle Camere civili e l'Associazione italiana giovani avvocati che, nel corso dell'appuntamento, come si legge in una nota, hanno manifestato a Bonafede �apprezzamento per l'investimento nelle risorse, nella considerazione che esso rappresenti il presupposto indispensabile per qualsiasi realistica aspettativa di miglioramento dell'efficienza del processo�.

Inoltre, i rappresentanti degli avvocati e dei giudici, hanno espresso parere sfavorevole circa la possibilit� di introdurre ulteriori sanzioni processuali rispetto a quelle gi� previste, �all'ampliamento dei poteri istruttori del giudice in un processo che � e deve rimanere nella disponibilit� delle parti, alla previsione dell'obbligatoria comparizione personale delle parti alla prima udienza, utile solo qualora vi siano i presupposti per un tentativo di conciliazione, alla limitazione all'ambito della negoziazione assistita delle facolt� di raccolta di prove da parte degli avvocati fuori dal processo�.

Da parte del guardasigilli c'� stato pieno apprezzamento e sostegno per lavorare tutti insieme, con l'obiettivo comune e condiviso, di garantire l'efficienza e l'effettivit� della giustizia.


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