Data: 15/12/2018 16:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Il parlamento europeo adotta due pareri sulle proposte di direttive del Consiglio relative alla tassazione delle imprese con una presenza digitale significativa e alla tassa sui servizi digitali (DST).

Ue, il Parlamento vuole tassare i servizi digitali

La Plenaria, come riporta una nota stampa, ha proposto di ampliare il campo di applicazione delle direttive sulla tassazione delle imprese digitali che operano nell'UE. I deputati hanno aggiunto all'elenco dei servizi che possono essere considerati entrate fiscali anche la fornitura di �contenuti su un'interfaccia digitale come video, audio, giochi o testi che utilizzano un'interfaccia digitale�, indipendentemente dal fatto che tali contenuti siano di propriet� della societ� fornitrice o che questa ne abbia acquisito i diritti di distribuzione.

Questo significa che anche piattaforme online che vendono contenuti digitali (ad esempio Netflix) potranno essere tassate. Le novit� prevedono anche la riduzione della soglia minima al di sopra della quale i redditi di una societ� sono soggetti a tassazione.

Le norme riguarderanno qualsiasi societ� che generi entrate all'interno dell'UE superiori a 40 milioni di euro durante l'esercizio finanziario in questione. In realt�, gi� la commissione europea aveva proposto un importo di 50 milioni di euro.

Secondo il Parlamento, la DST (digital services tax in inglese) � una misura temporanea. L'adozione della direttiva sulla presenza digitale significativa, della base imponibile consolidata comune per le societ� o di norme analoghe a livello dell'OCSE o delle Nazioni Unite costituirebbe una soluzione permanente, comunque preferibile.

Adesso toccher� al consiglio decidere all'unanimit� sul contenuto definitivo delle norme. Il Parlamento sta spingendo per un'approvazione prima della fine del suo mandato, nell'aprile 2019.


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