Data: 12/08/2020 10:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

Età pensionabile: requisiti 2020

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La determinazione dell'età pensionabile segue un meccanismo che prevede l'adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita. L'ultimo si è avuto nel 2019 ed è stato oggetto anche di un'apposita circolare chiarificatrice dell'Inps (la numero 62 del 4 aprile 2018 – qui sotto allegata).

Nel dettaglio, dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020, il requisito per la pensione di vecchiaia per gli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla gestione separata Inps è fissato in 67 anni.

Età pensionabile 2019-2020

L'adeguamento all'incremento della speranza di vita si applica, per i soggetti il cui primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, anche al requisito anagrafico che consente l'accesso alla pensione di vecchiaia con un'anzianità contributiva minima effettiva di cinque anni. Esso, dal 1° gennaio 2019, si perfeziona al raggiungimento dei 71 anni di età.

Età pensionabile 2018

Nel 2018, invece, il requisito anagrafico previsto per l'accesso alla pensione di vecchiaia per le lavoratrici iscritte all'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione separata Inps era pari a 66 anni e 7 mesi.

Aumento età pensionabile

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Il prossimo aumento dell'età pensionabile era previsto per il 1° gennaio 2021, quando il requisito per la pensione di vecchiaia per gli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla gestione separata Inps avrebbe dovuto subire un nuovo adeguamento alle speranze di vita.

Con la circolare del 7 febbraio 2020, tuttavia, l'Inps ha chiarito che, essendo rimasta immutata l'aspettativa di vita, l'età per andare in pensione rimarrà la stessa sino al 31 dicembre 2022.

Pensione in totalizzazione

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Per quanto riguarda la pensione in totalizzazione, l'età pensionabile, per il periodo che va dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020, è fissata in 66 anni.

A partire dal 1° gennaio 2021, tale requisito dovrà essere di nuovo adeguato alla speranza di vita.

Adeguamento aspettativa di vita

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Ma come si determina l'adeguamento all'aspettativa di vita?

L'Inps lo ha chiarito sempre nella circolare dello scorso aprile, ove si è precisato che la variazione della speranza di vita relativa al biennio 2021-2022 è fatta considerando la differenza tra la media dei valori registrati nel biennio 2017-2018 e il valore registrato nel 2016.

Per il biennio 2023-2024, invece, occorrerà fare riferimento alla differenza tra la media dei valori registrati nei singoli anni del biennio 2019-2020 e la media dei valori registrati nei singoli anni del biennio 2017-2018; con lo stesso meccanismo si procederà anche per i bienni successivi.

Si precisa, poi, che dal 2021 gli adeguamenti biennali non potranno comunque superare mai i tre mesi e che, fermo restando tale limite, la parte eccedente si sommerà agli adeguamenti successivi.

In caso di diminuzione della speranza di vita, non si procederà ad alcun adeguamento e della diminuzione stessa si terrà conto negli adeguamenti successivi.

Leggi: Adeguamento aspettativa di vita

Calcolo età pensionabile

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Il calcolo dell'età pensionabile è fatto considerando il sesso del lavoratore e la sua appartenenza al settore pubblico o al settore privato.

Oltre a queste informazioni, bisogna conoscere gli anni di contributi versati e specificare se si è stati assunti dal 1° gennaio 1996 o prima di tale data.

Con questi dati è possibile calcolare la propria età pensionabile.


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