Data: 23/12/2018 16:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Maxiemendamento approvato al Senato con tutta una serie di misure che prevedono, in alcuni casi, nuovi sconti e condoni (come il 50% per il bollo auto storiche e il saldo e stralcio per chi � in difficolt�), in altri nuove tasse. Tra di esse una web tax per le imprese al 3%.

Web tax al 3% per le imprese

Arriva l'imposta sui servizi digitali per le aziende che superino determinate soglie: un prelievo del 3% per le imprese con ricavi ovunque realizzati non inferiori a 750 milioni e ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato non inferiori a 5,5 milioni. In questo ambito rientrano le aziende del web che mettono a disposizione piattaforme digitali per la vendita di beni e la cessione di servizi, forniscono pubblicit� e trasmissione di dati. L'annuncio della misura ha, per�, sollevato subito perplessit� tra le imprese, che temono un impatto sulla competitivit� del settore Ict.

Pi� che di una web tax si tratterebbe di una tassa sui servizi digitali, una sorta di imitazione della stessa, pensata per costringere a pagare le tasse ai colossi di internet che o eludono o non pagano le tasse, peraltro violando il copyright e sfruttando il lavoro altrui. La web tax firmata Movimento 5 Stelle prende di mira i servizi digitali di tutte le aziende, anche italiane, che si occupano di commercio, ma anche di quelle che vendono dati e fanno pubblicit� online.

Web tax, ecco quali saranno le imprese soggette al pagamento

Dovranno pagare la web tax �i soggetti esercenti attivit� d'impresa che singolarmente o a livello di gruppo, nel corso di un anno solare realizzano� uno dei seguenti risultati: un ammontare complessivo di ricavi ovunque realizzati non inferiore a 750 milioni e uno di ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato non inferiore a 5,5 milioni. Si paga l'imposta sui ricavi che derivano da �veicolazione su un'interfaccia digitale di pubblicit� mirata agli utenti della medesima interfaccia; messa a disposizione di un'interfaccia digitale multilaterale che consente agli utenti di essere in contatto e di interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi; trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall'utilizzo di un'interfaccia digitale�.

Nonostante le assicurazioni del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del vicepremier pentastellato Luigi Di Maio sul fatto che l'imposta � pensata per i colossi del web, questa ipotesi di web tax non lascia dormire sonni tranquilli agli editori, che gi� si sentono vessati dai proclami del governo. �Una nuova tassa � ha affermato il presidente Fieg Andrea Riffeser Monti � che rischia di deprimere ulteriormente i bilanci delle imprese. La web tax dovrebbe essere uno strumento per il riequilibrio della concorrenza dei diversi operatori nel mercato digitale e per far pagare le tasse a chi oggi non le paga in Italia, ma non pu� costituire un alibi per una forma generalizzata di nuova tassazione sulle imprese�.


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