Data: 29/12/2018 12:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – L'assegno straordinario è una prestazione a sostegno del reddito ed è a carico dei datori di lavoro (legge n. 232 dell'11 dicembre 2016).

Vediamo a chi spetta, come funziona e come fare domanda per ottenerlo:


Assegno straordinario, cos'è

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Gli assegni straordinari, quali prestazioni a sostegno del reddito, sono riconosciuti con accordi aziendali per agevolare l'esodo dei lavoratori a tempo indeterminato che raggiungono i requisiti per la pensione entro un determinato periodo.

Assegno straordinario, a chi è destinato

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Come spiega l'Istituto di previdenza, l'assegno per le prestazioni straordinarie è rivolto ai dipendenti delle aziende destinatarie dei fondi di Credito ordinario, Credito cooperativo, Esattoriali, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, imprese assicuratrici e società di assistenza e del Trentino coinvolti in processi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale.

Assegno straordinario: come funziona

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La prestazione economica è finanziata dal datore di lavoro e viene corrisposta fino alla maturazione del diritto alla pensione in favore dei dipendenti delle aziende di credito ordinario, di credito cooperativo, esattoriali, di poste Italiane Spa, di Ferrovie dello Stato italiane, di imprese assicuratrici e società di assistenza, di lavoratori dipendenti dei datori di lavoro privati del Trentino, che maturino i requisiti entro il periodo massimo previsto decorrente dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.

Per maggiori dettagli su ogni singolo fondo, consultare l'apposita pagina Assegno straordinario di sostegno al reddito sul sito Inps alla voce "come funziona".

Decorrenza assegno straordinario

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L'assegno straordinario, spiega l'Inps, "è liquidato dal primo giorno del mese successivo a quello della risoluzione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda". Tra la data di cessazione del rapporto e la decorrenza dell'assegno straordinario non deve sussistere soluzione di continuità. La prestazione cessa di essere erogata alla scadenza e non è prevista la trasformazione automatica in pensione. Per cui l'interessato deve presentare in tempo utile la domanda di pensione.

Importo assegni straordinari

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Le modalità utilizzate per il calcolo dell'assegno straordinario sono le medesime del calcolo della pensione.

Il valore della prestazione è pari all'importo del trattamento pensionistico (anticipato o di vecchiaia) "che spetterebbe all'interessato al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, con l'aggiunta del periodo per il quale l'azienda si impegna a versare la contribuzione correlata".

Se il lavoratore è titolare di pensione di invalidità o assegno ordinario di invalidità la domanda di assegno straordinario finalizzata alla pensione anticipata non può essere accolta.

Se il lavoratore sceglie l'erogazione della prestazione in unica soluzione, l'importo corrisponde in tal caso a una percentuale (stabilita dal decreto di ogni fondo), di quanto sarebbe spettato "se l'erogazione della prestazione straordinaria fosse avvenuta in forma rateale al momento della cessazione del rapporto di lavoro".

Il pagamento dell'assegno straordinario è corrisposto, in base alla disciplina di ciascun fondo, per 12 o 13 mensilità.

Gli assegni straordinari "sono incompatibili con i redditi da lavoro dipendente e autonomo percepiti durante il periodo di fruizione degli assegni medesimi e derivanti da attività lavorativa svolta in concorrenza con quella del datore di lavoro presso il quale il lavoratore prestava servizio".

E' l'Inps a verificare i requisiti richiesti all'azienda e soggettivi in capo al lavoratore e, quindi, a liquidare l'assegno straordinario, quantificando il costo per ciascuna azienda sodante, effettuando e certificando le ritenute erariali e i costi annuali di gestione.

Assegno straordinario, come presentare la domanda

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La domanda di accesso all'assegno straordinario per ciascun lavoratore deve essere presentata online dal datore di lavoro per i fondi del settore credito ordinario e cooperativo, per tutti gli altri, invece, atteso che la modalità telematica è in fase di realizzazione, l'istanza di accesso per ogni lavoratore va presentata dal datore presso la sede (cfr. messaggi Inps n. 4621/2015 e n. 5119/2015).

In ogni caso, la domanda deve essere redatta utilizzando l'apposito modulo presente sul sito Inps - sezione modulistica - Assicurato/Pensionato, "Domanda di assegno straordinario da erogarsi in forma rateale", sottoscritta dal lavoratore e dal legale rappresentante dell'azienda. La domanda dovrà altresì contenere tutti i dati identificativi dell'azienda esodante e le informazioni relative ai dati anagrafici e contributivi del lavoratore, nonché quelli relativi alla tipologia di pensione richiesta dal medesimo.

Assegni straordinari, monitoraggio domande

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L'Inps, nel messaggio 4622 dell'11 dicembre scorso (sotto allegato) ha puntualizzato che, per il 2018 e gli anni seguenti, procederà al monitoraggio delle risorse disponibili per l'accesso all'assegno straordinario di sostegno al reddito, adottando criteri diversificati in relazione al settore del Fondo di solidarietà interessato.

Valutata la fattibilità tecnica da parte dell'Istituto, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno condiviso la proposta avanzata congiuntamente da ABI, Federcasse e Ferrovie dello Stato Italiane.

L'istituto monitorerà le domande di assegno straordinario utilizzando il criterio del cosiddetto "biennio mobile" per i settori del credito ordinario, del credito cooperativo e il criterio di cassa per il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Tali modalità operative, spiega l'Inps, "saranno rivalutate se ulteriori settori destinatari dei Fondi di solidarietà fossero interessati al trattamento di assegno straordinario".


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