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Data: 23/12/2018 18:00:00 - Autore: Lucia Izzo di Lucia Izzo - La lunga e convulsa giornata al Senato, costellata da rinvii, furiose polemiche e sospensioni, si è conclusa questa notte con l'approvazione della manovra di bilancio e del maxiemendamento che la maggioranza aveva presentato a seguito dell'accordo raggiunto con l'UE.
Ddl bilancio ok del Senato, il 28 alla Camera[Torna su] Con 167 voti favorevoli, 78 voti contrari e 3 astensioni, l'Assemblea di Palazzo Madama, nella seduta di sabato 22 dicembre, ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando l'emendamento interamente sostitutivo dell'articolo 1 del disegno di legge di bilancio 2019. L'Aula ha poi approvato la seconda Nota di variazioni presentata dal Governo e ha proceduto alla votazione finale del ddl, che torna alla Camera per la terza lettura. A Montecitorio, la Commissione procederà all'esame il 27 dicembre, mentre nei giorni successivi, ovvero il 28 e il 29, l'Aula della Camera si pronuncerà sul testo del maxiemendamento già licenziato dal Senato. L'approvazione dovrà giungere tassativamente prima del 31 dicembre, in caso contrario a fine anno scatterà l'esercizio provvisorio. Le polemicheIn segno di protesta per il passaggio parlamentare eccessivamente rapido, il PD non ha partecipato al voto di fiducia: «Per la prima volta - ha dichiarato il capogruppo PD al Senato Andrea Marcucci - si fa una legge di bilancio completamente extra parlamentare». Solo alle 13 di sabato il maxiemendamento arrivato al Senato ha ricevuto la "bollinatura" della Ragioneria di Stato. Il testo è stato poi votato dalla Commissione Bilancio incassando il via libera dopo un "esame lampo". L'avvio della discussione generale, prevista per le ore 14, è poi slittato alle 20:30. Le opposizioni, sul piede di guerra, lamentano che durante l'esame in Commissione siano state avanzate modifiche ai contenuti che non avrebbero avuto la bollinatura della ragioneria, mentre la maggioranza assicura trattasi di mere "correzioni formali, di errori materiali e di coordinamento". Le novità della legge di bilancio[Torna su] Sono diverse le novità presenti nella manovra di Bilancio a seguito delle ulteriori modifiche e correzioni subite in corsa. Nel maxiemendamento, in particolare, sono confluite quasi tutte le proposte avanzate da maggioranza e governo. Tagliati i finanziamenti e ridotte le risorse per quota 100 reddito di cittadinanza, nel testo trovano spazio il saldo e stralcio delle cartelle per chi è in difficoltà, il blocco delle assunzioni nella P.A. e il taglio delle pensioni d'oro. Ecco tutte le novità più importanti. Piano investimenti: la sforbiciata[Torna su] Per far quadrare i conti nella versione finale del testo il governo ha dato una sforbiciata al piano di investimenti: il maxi-fondo da 9 miliardi in tre anni si tramuta in un-mini fondo da 3,6 miliardi nel triennio. Anziché i 2.750 della versione originaria, nel 2019 il fondo istituito presso il Mef ammonterà a 740 milioni di euro, che passano nel 2020 a 1.260 milioni (invece di 3.000 milioni) e nel 2021 a 1.600 (invece di 3.300). Un taglio totale commisurato in 5,4 miliardi in tre anni, Fonti di palazzo Chigi, come riporta Adnkronos, smentiscono e precisano che: "Nel passaggio al Senato, le risorse destinate nel prossimo triennio agli investimenti restano invariate, per un valore complessivo di circa 15 miliardi. A seguito dell'interlocuzione con l'Unione europea, è stato semplicemente ridotto di 2,1 miliardi nel triennio 2019-2021 l'ammontare a carico del bilancio dello Stato. Tali risorse saranno pienamente compensate con i fondi strutturali". "Apparenti ulteriori riduzioni - si legge ancora - sono semplicemente dovute alla decisione di allocare parte delle risorse in fondi direttamente collegabili a singoli investimenti". In sostanza, secondo il Governo, i soldi restano gli stessi, ma vengono distribuiti diversamente. Quota 100 e reddito di cittadinanza al ribasso[Torna su] Fondi ridotti per le due misure di punta della governo Lega-M5S, ovvero reddito di cittadinanza e Quota 100, rispetto a quelli previsti prima della bocciatura dell'Unione Europea. Meno 1,9 miliardi nei fondo per il reddito minimo che passa a 7,1 miliardi (anziché 9), di cui uno riservato ai centri per l'impiego. Cartelle: saldo e stralcio[Torna su] Nel maxiemendamento trova spazio il saldo e stralcio delle cartelle affidati all'agente della riscossione a partire dal 1° gennaio 2000 e fino al 31 dicembre 2017. La sanatoria si rivolge ai contribuenti in difficoltà economica: in sostanza, i "debitori che versano in una grave e comprovata situazione" potranno regolarizzare a costi ridotti la propria posizione. La norma stabilisce che l'estinzione dei debiti per omessi versamenti di tasse e contributi avvenga in base a percentuali diversificate in base alla situazione Isee: si pagherà il 16% per i redditi fino a 8.500 euro, il 20% fino a 12.500 euro e il 35% fino a 20.000 euro. Il pagamento del debito avverrà, senza sanzioni e interessi, in un'unica soluzione, entro il 30 novembre del 2019 o, in alternativa, attraverso 5 rate con importi diversi rispetto alla prima versione. Stralcio NCC, ma il CdM approva decreto legge[Torna su] Stralciata, per problemi di coperture, la norma sulla liberalizzazione per le Ncc (Noleggio con conducente). Tuttavia, il Consiglio dei Ministri ha approvato nella notte un decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea che introduce una nuova regolamentazione della disciplina del servizio di noleggio con conducente. Il testo ricalca in gran parte quello inizialmente incluso nel maxiemendamento: si prevede che gli Ncc possano operare in ambito provinciale ma senza dover tornare sempre in rimessa. Doppia soglia per appalti senza gara[Torna su] Nel testo trova spazio anche la doppia soglia per gli affidamenti degli appalti senza gara: per l'anno 2019, "nelle more di una complessiva revisione del codice degli appalti", i lavori potranno essere affidati dalla P.A. senza gara d'appalto nelle opere di importo compreso tra 40mila e 150mila euro. Tra i 150mila e i 350mila euro, invece, sarà necessaria la "previa consultazione di tre o più operatori economici". IVA: il ritorno delle clausole di salvaguardia[Torna su] Integrale ritorno delle clausole di salvaguardia, aumentate ulteriormente: qualora le clausole non fossero disinnescate, nel 2020 l'Iva aumenterà di 23,1 miliardi e l'anno successivo potrebbe crescere per 28,7 miliardi. Web tax e giochi[Torna su] Oltre agli aumenti Iva, la manovra resuscita la web tax introdotta dalla legge di bilancio 2018 e mai divenuta operativa: il prelievo del 3% sui servizi digitali è destinato a colpire le imprese con ricavi superiori a 750 milioni e un fatturato derivante da servizi digitali superiore a 5,5 milioni. Previsto un aumento anche del Preu, la tassa sui giochi su cui era già intervenuto il decreto dignità. Assunzioni P.A.[Torna su] Ulteriori cambi in materia di assunzioni nella P.A.: sono stati stralciati i commi del maxiemendamento che prorogano le graduatorie. Secondo il Governo, si tratterebbe di misure "non sono compatibili" con altre previste sempre dal testo e che salvaguardano, prorogandole, le vecchie graduatorie, nonostante la fissazione di alcuni paletti. Per le più vecchie, quelle dal 2010 al 2013, bisognerà partecipare a corsi di formazione e fare colloqui. Diversificate le scadenze temporali per gli anni successivi. Imu: sgravio capannoni al 40%[Torna su] Viene confermato l'aumento dal 20 al 40% della deducibilità Imu sui capannoni. Lo sgravio non sale al 50%, nonostante quanto affermato dal ministro Luigi Di Maio, non essendo passato l'emendamento M5S alla Manovra in commissione Bilancio del Senato. Taglio alle pensioni d'oro[Torna su] Confermato il taglio alle pensioni considerate d'oro, la misura sarà valida per cinque anni a partire dal 2019. Il prelievo di solidarietà riguarderà gli assegni (ribatezzati "di platino") superiori a 100mila euro e sarà pari al 15% per la parte eccedente fino a 130mila euro, al 25% per la parte eccedente dai 130mila ai 200mila, al 30% per dai 200mila fino ai 350mila, al 35% fra i 350mila fino a 500mila e al 40% oltre i 500mila. Secondo le stime, il taglio dovrebbe portare nelle casse dello Stato un gettito di 239 milioni nel triennio compreso tra il 2019 e il 2021 che andrà probabilmente a finanziare l'opzione donna, che consente di lasciare il lavoro in anticipo. Indicizzazione pensioni[Torna su] Rafforzato il taglio all'indicizzazione delle pensioni, ovvero i tagli agli aumenti in relazione all'adeguamento dovuti per l'incremento dell'inflazione. La rivalutazione completa (al 100%) verrà assicurata soltanto per i trattamenti pensionistici fino a 3 volte il minimo (1.521 euro). Per importi maggiori sono previste sei fasce di tagli: la rivalutazione sarà del 97% per gli importi tra 3 e 4 volte il minimo; del 77% per gli importi tra 4 e 5 volte il minimo; del 52% per gli importi tra 5 e 6 volte il minimo; del 47% per gli importi tra 6 e 8 volte il minimo; del 45% per gli importi tra 8 e 9 volte il minimo; del 40% per gli importi superiori a 9 volte il minimo. Pensionati: flat tax al 7% per chi si trasferisce al Sud[Torna su] Tra le novità del testo emerge anche la flat tax al 7% per i pensionati residenti all'estero da almeno cinque anni che decidono di trasferirsi al Sud Italia. La tassazione "modello Portogallo" prevede che l'imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria con aliquota del 7%, si applichi per 5 periodi d'imposta nei confronti di coloro che tornano in Italia decidendo di trasferire la propria residenza nei comuni con popolazione non superiore ai 20mila abitanti delle Regioni del Sud, ovvero: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. Taglio 30% premi INAIL[Torna su] Ridotto il cuneo fiscale attraverso la previsione di uno sgravio sui contributi INAIL a carico delle imprese che partirà da 415 milioni l'anno prossimo per salire a 600 milioni nel 2021. Viene, tuttavia, cancellata l'agevolazione Ires sugli enti non commerciali: l'aliquota passa dal 12 al 24%. Niente Bolkestein spiagge[Torna su] Prorogate per 15 anni le concessioni demaniali marittime, che rinvia così ancora una volta la direttiva Bolkestein. Il rinvio coinvolge anche le concessioni "per finalità residenziali e abitative". La misura si rende necessaria per 'garantire la tutela e la custodia delle coste italiane affidate in concessione, quali risorse turistiche fondamentali del Paese, e tutelare l'occupazione e il reddito delle imprese in grave crisi per i danni subiti dai cambiamenti climatici e dai conseguenti eventi calamitosi straordinari'. L'Esercito salverà Roma dalle buche[Torna su] Al fine di fronteggiare l'emergenza della sicurezza stradale, si legge nel testo, sarò autorizzata l'assegnazione a Roma capitale di una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l'anno 2019 e a 20 milioni di euro per l'anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguirsi con il concorso del ministero della Difesa e attraverso l'Esercito. Cambio decoder-tv: incentivo a 151 milioni[Torna su] In vista dello switch off dell'attuale sistema di "digitale terrestre" e del trasferimento delle frequenze per il servizio di telefonia mobile 5G, sale a 151 milioni il contributo destinato alle famiglie che, a partire dal prossimo anno e fino al 2022, decideranno di cambiare la propria tv o il decoder per adeguarsi al nuovo standard DVB-T2. Fondi per seggiolini anti-abbandono e vittime di femminicidio[Torna su] Vengono estesi al 2020 gli sconti per l'acquisto dei seggiolini antiabbandono, grazie allo stanziamento di un milione di euro (analogo a quello introdotto nel 2019). Più fondi anche nei confronti delle vittime del femminicidio, ma non si tratterà dei 12 milioni inizialmente ipotizzati, bensì di "soli" 5 milioni. Ritocco al ribasso anche per le risorse destinate a chi ha subito violenze domestiche. Restano i 2 milioni per le borse di studio per gli "orfani di crimini domestici", ma si riducono da 10 a 3 milioni i fondi a sostegno delle famiglie affidatarie. Estesa l'Iva al 4% per cracker e fette biscottate[Torna su] L'Iva agevolata al 4% per cracker e fette biscottate, si applicherà anche a pane e cracker contenenti destrosio, saccarosio, grassi e oli alimentari industriali ammessi dalla legge, cereali interi o in granella e semi, semi oleosi, erbe aromatiche e spezie di uso comune. Non si rimborseranno imposte già pagate né sarà consentita alcuna variazione prima dell'entrata in vigore della legge di bilancio. Tagli all'editoria[Torna su] Vengono confermati i tagli all'editoria. In particolare, "nelle more di una revisione organica della normativa di settore, che tenga conto anche delle nuove modalità di fruizione dell'informazione da parte dei cittadini, i contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici sono progressivamente ridotti fino alla loro abolizione". Si prevede che il contributo diretto erogato a ciascuna impresa editrice sia ridotto: nel 2019 del 20% della differenza tra l'importo spettante e 500mila euro; nel 2020 del 50% della differenza tra l'importo spettante e 500mila euro; nel 2021 del 75% della differenza tra l'importo spettante e 500mila euro. Bollo auto storiche dimezzato[Torna su] Nel campo dell'automotive trova spazio anche un taglio del 50% sull'imposta di bollo per le auto e le moto storiche. Il taglio delle tasse automobilistiche è rivolto ai veicoli storici e collezionistici la cui immatricolazione è compresa tra i 20 e i 29 anni fa. Per beneficiare dello sconto sarà necessario possedere il certificato di rilevanza storica. Biglietti nominali per contrastare il bagarinaggio[Torna su] In manovra anche una norma per contrastare il fenomeno del bagarinaggio e del Secondary Ticketing. Vengono introdotti biglietti nominali per eventi in strutture con una capienza superiore ai 5mila spettatori. Il biglietto nominale sarà obbligatorio a partire dal 1° luglio, anziché il 31 marzo come previsto inizialmente. Viene concesso ai singoli cittadini la rivendita del proprio biglietto, purché ciò avvenga in maniera occasionale e senza finalità commerciali: in tal caso il prezzo dovrà essere uguale o inferiore a quello dell'acquisto originario. Disabili: 5 milioni per accessibilità e mobilità[Torna su] "Recuperato" il fondo specifico per la mobilità proposto dal pentastellato Matteo Dall'Osso, che aveva poi abbandonato il M5S per unirsi a Forza Italia, deluso per la bocciatura della sua iniziativa. Il fondo da 5 milioni viene istituito al ministero dei Trasporti per i disabili e servirà a garantire "accessibilità e mobilità" dei portatori di handicap. |
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