Data: 27/12/2018 20:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Dal 1� gennaio 2019 ritorna l'indennizzo per chi rottama la licenza commerciale. A stabilirlo la legge di bilancio 2019 approvata dal Senato e ora all'esame della Camera per il s� definitivo. La proroga della misura era stata chiesta in base al fatto che i commercianti rimasti disoccupati prima della pensione, non rientravano tra gli aventi diritto dell'Ape sociale.

Torna dal prossimo 1� gennaio la rottamazione delle licenze commerciali

L'indennizzo sar� erogato dall'Istituto di previdenza fino al compimento dell'et� per la pensione. A stabilirlo sono i commi 283 e 284 del ddl di bilancio 2019 che ristabilisce la misura del dlgs n. 207/1996 terminata il 31 dicembre 2016. Si tratter� comunque di una misura a regime, dunque strutturale senza scadenza. I titolari di esercizi commerciali costretti, dal prossimo 1� gennaio, a smettere di lavorare in anticipo rispetto all'et� per la pensione di vecchiaia potranno ottenere il riconoscimento di un indennizzo pari al trattamento minimo dell'Inps di 513 euro mensili dal 2019.

Un beneficio di cui potranno usufruire i commercianti con 62 anni d'et� (57 anni d'et� se sono donne) che chiudono definitivamente l'attivit� e riconsegnano la licenza commerciale. Ristabilita, sempre dal prossimo 1� gennaio, anche la maggiorazione contributiva (in misura pari allo 0,09% come oggi), gi� pagata dai commercianti e destinata a finanziare il beneficio, in scadenza il prossimo 31 dicembre.

Rottamazione delle licenze commerciali, destinatari della misura

L'indennizzo sar� autofinanziato con una maggiorazione contributiva pari allo 0,09% (a costo zero per le casse Inps e stato). L'aliquota aggiuntiva viene applicata ai contributi ordinari versati dai lavoratori autonomi commercianti all'Inps per la pensione. Le modalit� per accedere al beneficio restano quelle gi� in vigore fino al 2016. Quindi i destinatari saranno: i titolari o coadiutori di attivit� commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attivit� di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (negozi, ecc.); i titolari o coadiutori di attivit� commerciale su aree pubbliche (mercati, fiere, ecc.); gli esercenti attivit� di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.); gli agenti e rappresentanti di commercio.

I requisiti richiesti sono: et� di 62 anni se uomo, 57 anni se donna; anzianit� d'iscrizione di almeno cinque anni alla gestione "artigiani e commercianti" dell'Inps, come titolare o come coadiutore familiare, al momento di cessazione dell'attivit�.Il diritto all'indennizzo si consegue con la cessazione definitiva dell'attivit� commerciale (l'attivit� deve �cessare�: il negozio, cio�, deve essere chiuso, senza possibilit� di equiparare alla cessazione la vendita dell'attivit�); con la riconsegna dell'autorizzazione all'esercizio di attivit� commerciale o di somministrazione di alimenti e bevande ovvero di entrambe al comune (ovvero solo comunicazione della cessazione) nei casi possibili; la cancellazione dal registro delle imprese; la cancellazione dal registro degli esercenti il commercio (cd Rec nel caso di iscritti fino al 23 aprile 1999); la cancellazione dal ruolo provinciale degli agenti e rappresentanti di commercio.


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