Data: 28/12/2018 17:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Aveva fatto gridare da subito allo scandalo. Adesso il governo � pronto a fare dietrofront sulla cosiddetta "tassa sul volontariato". Una marcia indietro che per�, come spiegano gli addetti ai lavoro, non potr� essere eseguita immediatamente, ma solo in un secondo momento (altrimenti si andrebbe in esercizio provvisorio).

Tassa sul volontariato, il governo � pronto a fare retromarcia

Era stata chiamata la tassa della vergogna o, ancora, patrimoniale sulla solidariet�, la norma del maxiemendamento che ha cancellato per gli enti no profit l'Ires agevolata, portandola dal 12% attuale al 24%. Nel calderone erano finiti in 6.220 tra fondazioni, enti ospedalieri, istituti di assistenza sociale e d'istruzione senza lucro, con un esborso previsto di circa 120milioni di euro per il terzo settore. Una norma che va a toccare un pezzo prezioso di persone che lavorano per il sociale, per i meno fortunati.

Dal governo adesso arriva il dietrofront che per� non potr� essere effettuato immediatamente perch� il Paese rischierebbe l'esercizio provvisorio. D'accordo sul cambio della norma il vicepremier Luigi Di Maio che chiarisce �Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato e ne � venuta fuori una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i pi� deboli. Non possiamo intervenire nella Legge di Bilancio perch� si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l'impegno di modificarla nel primo provvedimento utile�. Con gli stessi toni le parole dell'altro vicepremier, Matteo Salvini. �Dopo aver incontrato e ascoltato tanti presidenti ed associazioni � evidenzia - garantisco l'impegno del governo ad intervenire per aiutare le tante associazioni di volontariato che utilizzano solo a scopi sociali i loro fondi, ci sar� invece massimo rigore con i "furbetti" che fanno altro�.

Non � da meno dal suo profilo Facebook anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte che spiega: �Le iniziative di solidariet� degli enti non profit, anche alla luce del principio di sussidiariet�, rappresentano uno strumento essenziale per un'efficace politica di inclusione sociale e di effettiva promozione della persona. Il governo ha ben presente tutto questo e al Terzo settore sin dall'inizio ha dedicato grande attenzione. Per questo in merito alla norma sull'Ires formulata nella legge di Bilancio attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, provvederemo quanto prima, a gennaio, a intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale�.

Codacons: �Bene marcia indietro su Ires, ma non basta�

La marcia indietro del governo sull'Ires � fondamentale, ma non pu� bastare. Afferma Codacons in un comunicato: �Il dietrofront non basta se non verr� approvato l'emendamento per esonerare le onlus dal pagamento del contributo unificato quando avviano azioni sociali, incoraggiando finalmente la difesa degli interessi diffusi dei cittadini e la tutela delle fasce pi� deboli della popolazione�. Ed aggiunge: �Dietro le quinte, comunque, pende la vicenda dell'emendamento presentato proprio da un vice ministro di questo governo, nello specifico Dario Galli, e sostenuto da tanti senatori in parlamento. L'emendamento, accogliendo l'appello di 11 associazioni dei consumatori, prevede - ricorda - di esonerare le onlus dal pagamento del contributo unificato quando avviano azioni giudiziarie di interesse sociale; nei giorni scorsi, nonostante i dati sull'accesso alla giustizia in Italia abbiano toccato vette allarmanti (un milione e mezzo di soggetti svantaggiati, negli ultimi tre anni, non hanno potuto difendere i propri diritti in tribunale), il testo ha incassato la bocciatura del M5S, che ha deciso di schierarsi contro la Lega e ha impedito fino ad oggi l'approvazione della norma�. Le vittime di questo bailamme del governo, secondo Codacons �Sono i cittadini, mai come in questo caso, a essere danneggiati dalla scelta del governo � e, a tal proposito. l'associazione rinnova quindi il suo appello a rivedere anche quella decisione inspiegabile e sbagliata, una volta per tutte. Altrimenti la battaglia delle onlus contro il governo sar� senza quartiere, tanto pi� che gli organi tecnici dei ministeri dell'Economia e della Giustizia si sono gi� espressi favorevolmente sulla questione�.


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