Data: 07/01/2019 16:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Si partir� dal prossimo primo aprile, con le pensioni a "quota 100" ovvero 62 anni di et� e 38 di contributi minimi. Nel pacchetto relativo alla previdenza, con le prime modifiche alla riforma Fornero, che approder� a breve sul tavolo del Cdm per l'approvazione, sono confermate tutte le anticipazioni delle scorse settimane senza nessuna sorpresa.

Ecco le novit� nell'ultima bozza di decreto (sotto allegata) su reddito di cittadinanza e pensioni:

Le novit� del decreto pensioni

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Per tre anni partir� "quota 100", prorogate Ape social ed Opzione donna, nonch� la cancellazione degli adeguamenti automatici alla speranza di vita che, con il nuovo anno, avevano fatto salire di 5 mesi i requisiti per il ritiro anticipato a 42 anni e 10 mesi per tutti (41 e 10 per le donne) e a 41 anni per i lavoratori precoci.

Le pensioni a quota 100 subiranno l'adeguamento alla speranza di vita, mentre chi ne beneficer� non potr� cumulare la pensione con altri redditi da lavoro superiori ai 5mila euro l'anno. Nel 2019 potrebbero essere oltre 300mila i potenziali beneficiari della quota cento.

Pensioni quota 100

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Vediamo meglio di cosa si occupa il Titolo II su "Disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata con almeno 62 anni di et� e almeno 38 anni di contributi (c.d. quota 100").

Partir� dal prossimo primo aprile la sperimentazione per il triennio 2019/2021 che avr� come destinatari chi ha maturato i requisiti per "quota 100" entro il 31 dicembre scorso, in questo caso il diritto alla decorrenza della pensione partir� dal 1� aprile. Chi invece ha maturato i 62 anni + 38 anni di contributi dal 1� gennaio 2019 in avanti avr� una decorrenza dell'assegno Inps tre mesi dopo.

Per gli statali, al sesto punto dell'articolo 14, viene chiarito che chi matura i requisiti entro il 31 marzo 2019 ha diritto alla decorrenza pensionistica il 1� luglio; chi matura i requisiti dal 1� aprile avr� una decorrenza sei mesi dopo. In questi casi la domanda di pensionamento andr� fatta sei mesi prima all'amministrazione di appartenenza.

Si ricorda che la pensione a quota 100 non � cumulabile, a partire dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi di lavoro dipendente o autonomo, salvo quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite stabilito di 5.000 euro l'anno.

Opzione donna

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Torna anche l'Opzione donna, dedicata alle lavoratrici dipendenti nate entro il 31 dicembre 1959 e alle lavoratrici autonome nate entro il 31 dicembre 1958. L'anzianit� contributiva, in questi casi, dovr� essere di almeno trentacinque anni. Il ricalcolo della pensione avverr� per intero con il sistema contributivo.

Proroga di un anno per Ape social

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Il decreto ripropone, almeno per un anno, anche l'Ape sociale, anticipo pensionistico introdotto in via sperimentale fino a dicembre 2018.

La norma introdotta � speculare a quella della legge 232 del 2016 che aveva introdotto la misura e varr� per fino al 31 dicembre 2019.

Lavoratori precoci

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Per i lavoratori precoci � prevista la possibilit� di accedere alla quota 41 pi� cinque mesi di contributi, indipendentemente dall'et� anagrafica, sempre che prima dei 19 anni abbiano lavorato per almeno 12 mesi effettivi, anche non continuativi.

L'assegno spettante alle pensioni quota 41 viene calcolato con il sistema misto.

Pace contributiva

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Nel triennio, sempre in via sperimentale, � prevista la pace contributiva, di cui si occupa l'articolo 20. I lavoratori privi di anzianit� contributiva al 31 dicembre 1995 (e non gi� titolari di pensione) potranno chiedere di riscattare in tutto o in parte i periodi di vacatio dei versamenti maturati tra la data di prima iscrizione all'Inps e l'ultimo accreditamento per i quali non sussista l'obbligo contributivo.

La facolt� di riscatto � valida per un periodo complessivo non superiore a 5 anni, anche non continuativi. Si potr� pagare a rate, per un massimo di 60, e i costi saranno detraibili nella misura del 50%. Onere che potr� essere sostenuto dal datore di lavoro destinando per questa finalit� i premi di produzione spettanti al lavoratore.

Fondo di solidariet�

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Grazie ai fondi di solidariet� bilaterali (in attesa della riforma degli stessi fondi), le imprese potranno erogare un assegno straordinario per il sostegno al reddito finanziando l'uscita dei lavoratori che hanno 59 anni e 35 di anzianit� contributiva che raggiungono i requisiti di quota 100 nei successivi tre anni. L'assegno potr� essere erogato solo in presenza di accordi collettivi di secondo livello (aziendali o territoriali) sottoscritti con i sindacati nei quali viene stabilito il numero di lavoratori da assumere in sostituzione di quelli che accedono a tale prestazione (l'assegno) nel rispetto dei limiti occupazionali.


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