Data: 10/01/2019 15:00:00 - Autore: Gabriella Lax
di Gabriella Lax – Dopo la maximulta comminata dall'Antitrust al cartello anticoncorrenza nel settore dei finanziamenti per l'acquisto di automobili, Codacons chiede la restituzione dei soldi agli utenti che hanno acquistato la propria vettura a rate attraverso le società sanzionate.

Cartello auto: maximulta Antitrust

La vicenda riguarda la maxi multa da 678 milioni di euro al 'cartello' composto delle principali captive banks, e dei relativi gruppi automobilistici: Banca psa Italia spa, Banque psa finance sa, Santander consumer bank spa, Bmw bank gmbh, Bmw ag, Daimler ag, Merceds benz financial services Italia spa, Fca bank spa, Fca Italy spa, Ca consumer finance sa, Fce bank plc, Ford motor company, General motor Financial Italia spa, General motors company, Rci banque sa, Renault sa, Toyota financial services plc, Toyota motor corporation, Volkswagen bank gmbh, Volkswagen ag.
Queste banche e questi gruppi erano attivi in Italia nel settore della vendita di autoveicoli mediante prodotti finanziari, nonché delle relative associazioni di categoria.
L'Antitrust ha accertato, dal 2003 al 2017, «l'attuazione di un'intesa unica, complessa e continuata avente ad oggetto lo scambio di informazioni sensibili relative a quantità e prezzi, anche attuali e futuri».

Codacons: vanno restituiti i soldi agli utenti

L'appello di Codacons è dunque rivolto «agli utenti che tra il 2003 e il 2017 abbiano contratto finanziamenti per acquisto di auto, tramite le società sanzionate dall'Antitrust, siano rimborsati delle maggiori somme pagate». A loro l'invito di contattare Codacons inviando una mail in modo da avere informazioni e assistenza.

Altroconsumo chiede un'azione risarcitoria collettiva

A proporre un'azione collettiva risarcitoria per compensare i contratti gonfiati conclusi dai clienti in concessionaria per l'acquisto di un'auto ci pensa Altroconsumo. L'idea è quella di dare sostegno ai tanti consumatori coinvolti nell'attività illegittima sanzionata dall'Antitrust per cartello. «L'opacità dell'offerta in questo settore – spiega Altroconsumo in un comunicato - è presente da anni, come confermato dall'entità della multa dell'Antitrust: 678mln euro. Lo avevamo documentato e denunciato con indagini e mistery shopping su cui è già intervenuta Ivass, che aveva raccolto quanto messo a nudo dall'Organizzazione - prosegue la nota. Chi è entrato in concessionaria auto per un acquisto a rate ha trovato pacchetti predefiniti che includevano prestiti, polizze auto o a copertura del credito finanziate. Automobilisti indotti a comprare prodotti abbinati, ricevendo informazioni distorte. Offerte allineate verso l'alto guidate dagli scambi di informazioni tra i soggetti sanzionati dall'Antitrust: una fetta enorme del mercato auto».


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