Data: 26/04/2020 13:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

Com'� composta la Cassa forense

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Cassa forense (o, pi� precisamente, "Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense"), a seguito della privatizzazione che si � avuta a met� degli anni Novanta, � oggi una fondazione con personalit� giuridica di diritto privato che, attualmente, � composta dai seguenti organi:

  • la presidenza
  • il consiglio di amministrazione
  • la giunta esecutiva
  • il comitato dei delegati
  • i collegi dei sindaci.

Cassa forense: la storia

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La Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense � nata nel 1952 in sostituzione dell'Ente di previdenza avvocati e procuratori e si fondava su entrate indirette e dirette, ovverosia su marca "Cicerone", diritti su sentenze, percentuale su incarichi giudiziari e sul contributo personale degli iscritti.

La pensione era liquidata solo in ragione dell'et� e dell'anzianit� di iscrizione e non dei contributi pagati ed erano i consigli dell'ordine a gestire il trattamento di assistenza.

La disciplina della Cassa fu soggetta a rilevanti modifiche negli anni sessanta, in particolare per effetto della legge numero 289/1963, della legge numero 798/1965 e della legge numero 991/1969.

Quest'ultimo provvedimento, per�, determin� la crisi dell'ente, perch� raddoppio le pensioni senza incrementare in maniera corrispondente la contribuzione. Solo la legge numero 319/1975 tent� di porre rimedio alle difficolt�, aumentando i contributi soggettivi e quelli indiretti e introducendo un contributo minimo.

Bisogner� per� attendere la riforma del 1980, ad opera della legge numero 576, per aversi una radicale modifica del sistema pensionistico forense con la previsione dell'erogazione di pensioni di un ammontare congruo e del versamento di contributi coerenti, con un sostanziale spostamento verso il regime retributivo.

Autonomia di Cassa forense

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Come gi� accennato sopra, negli anni novanta del secolo scorso, Cassa forense si � costituita in fondazione, con autonomia gestionale, organizzativa e contabile.

Chi vigila su Cassa forense

Essa comunque continua a svolgere un'attivit� di natura pubblica che le impone l'equilibrio di bilancio e che la sottopone alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero del tesoro e del Ministero della giustizia e al controllo generale della Corte dei conti.

Cassa forense bandi

L'autonomia di Cassa forense d� alla stessa la possibilit� di pubblicare dei bandi a sostegno dei propri iscritti, cosa che, nei fatti, fa regolarmente.

Si pensi, ad esempio, ai bandi pubblicati periodicamente per l'acquisto di strumenti informatici o per il sostegno a famiglie numerose o in occasione della nascita di figli.

Stabilit� dei bilanci

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In particolare, � stata la legge numero 335/1995 di riforma del sistema pensionistico che, oltre a consentire l'adozione del sistema contributivo, ha imposto agli enti privatizzati, e quindi anche a Cassa forense, la stabilit� dei bilanci per un periodo minimo di 15 anni, successivamente innalzati a 30.

La stabilit� deve essere garantita anche redigendo periodicamente dei bilanci tecnici attuariali e commisurando le riserve tecniche a cinque annualit� di pensioni erogate.

I criteri per la redazione dei bilanci tecnici sono stati determinati con decreto ministeriale del 29 novembre 2007, il quale ha anche invitato le Casse a considerare un arco temporale di 50 anni per avere una migliore condizione dell'andamento delle gestioni a lungo termine.

La riforma di Cassa forense

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Le predette verifiche, poste in essere da Cassa forense a seguito dell'emanazione del d.m., hanno dimostrato l'inadeguatezza di tale ente a garantire l'equilibrio per il trentennio, come richiesto.

Cos� nel 2009 la Cassa di previdenza degli avvocati � stata sottoposta a una nuova significativa opera di riforma conclusasi con la nota 12 dicembre 2009 del Ministero del lavoro.

Tale riforma ha previsto tra le altre cose:

  • l'aumento dei requisiti minimi di pensionamento di vecchiaia, in maniera progressiva e con un regime transitorio dal 2011 al 2021;
  • la modifica dei coefficienti di rendimento per il calcolo della pensione retributiva, che sono stati ridotti e omogeneizzati;
  • il progressivo aumento de requisiti di et� e contribuzione per l'accesso alla pensione di anzianit�;
  • la possibilit� di accedere anticipatamente, ma con importi ridotti, alla pensione di vecchiaia;
  • l'introduzione di una quota di pensione modulare finanziata con contributi facoltativi;
  • la graduale eliminazione dei supplementi di pensione, per chi continua a esercitare la professione;
  • la riduzione dei requisiti per accedere alle pensioni di inabilit� e invalidit�;
  • l'aumento del contributo integrativo sul volume d'affari dal 2% al 4%, dell'aliquota sul contributo soggettivo dovuto sul reddito professionale dal 12% al 13% e dell'aliquota del contributo soggettivo dovuto dai pensionati che hanno maturato i supplementi dal 4% al 5%;
  • l'aumento progressivo dei contributi minimi soggettivo e integrativo;
  • l'introduzione di un'ulteriore quota di contributo soggettivo per finanziare la pensione modulare, in parte obbligatoria e in parte facoltativa;
  • l'abolizione del contributo minimo integrativo per i cinque anni di iscrizione all'albo;
  • la riduzione a met� del contributo minimo soggettivo per i primi cinque anni di professione.

Cassa forense contributi

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I contributi da versare, a seconda dei casi facoltativamente od obbligatoriamente, a Cassa forense sono quattro:
  • il contributo soggettivo
  • il contributo integrativo
  • il contributo di maternit�
  • il contributo modulare volontario.
Per saperne di pi� e conoscere tutti gli aspetti della previdenza forense vai alla guida Previdenza forense: guida legale semplificata


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