|
Data: 03/05/2022 11:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
Residenza: significato[Torna su]
La residenza si identifica con il luogo in cui un soggetto abita con stabilità, ovverosia in maniera duratura, sebbene non perpetua. Essa va dichiarata presso l'anagrafe del Comune di riferimento ed, eventualmente, anche presso quello del Comune che, con il cambio di residenza, si abbandona. Requisiti residenza[Torna su]
Per poter stabilire la residenza in un determinato appartamento, occorre che quest'ultimo sia:
Residenza: gli effetti[Torna su]
La residenza in un determinato luogo produce molteplici effetti. Tra di essi si segnala il diritto di votare alle elezioni locali, la determinazione della competenza per territorio degli organi giurisdizionali e l'individuazione del luogo ove vanno eseguite le notifiche giudiziarie. Il cambio di residenza[Torna su]
Si ha cambio di residenza ogniqualvolta un cittadino italiano decide di trasferirsi in un luogo differente da quello nel quale risiede. La domanda può essere fatta da coloro che sono regolarmente iscritti all'anagrafe di un Comune italiano o all'AIRE (anagrafe italiani residenti all'estero) e da coloro che risultavano irreperibili dalla stessa anagrafe di un Comune italiano. Cambio residenza: costiIl cambio di residenza è generalmente gratuito, anche se alcuni uffici possono prevedere dei costi che è quindi bene preventivamente verificare. Cambio residenza: tempiPer quanto riguarda le tempistiche, la richiesta di cambio di residenza va fatta al massimo entro i 20 giorni successivi alla data del trasferimento nella nuova abitazione. La dichiarazione di nuova residenza viene registrata dal Comune non appena ricevuta e, quindi, ha effetto immediato. Cambio di residenza onlineDal 2022 il cambio di residenza può essere effettuato anche gratuitamente online. Per info leggi Cambio di residenza online in tutta Italia Il certificato di residenza[Torna su]
Le diverse residenze di un soggetto sono attestate dal certificato di residenza, che è un documento dal quale emerge la storia anagrafica di chi risiede o ha risieduto in un certo Comune. Tutti i cittadini iscritti, anche in passato, in un Comune possono richiedere il rilascio del certificato all'ufficio anagrafe. Residenza: gli accertamenti[Torna su]
La residenza in un determinato luogo produce diversi effetti. Oltre a quelli già citati, vi sono le molteplici conseguenze sul piano fiscale che derivano dal risiedere in un luogo anziché in un altro e che possono generare frodi e abusi. Per tali motivi, l'ufficiale anagrafico è tenuto a verificare l'abitualità della dimora di chi richiede l'iscrizione nell'anagrafe comunale, mediante accertamenti svolti concretamente dalla polizia municipale o da personale autorizzato nei 45 giorni successivi alla dichiarazione. Se vengono riscontrate delle anomalie, tale circostanza viene segnalata all'autorità di pubblica sicurezza. Residenza anagrafica e residenza di fattoLa residenza anagrafica talvolta non coincide con la residenza di fatto e ciò avviene quando la dimora abituale effettiva non è quella dichiarata all'anagrafe. In tal caso, laddove sorgano problemi, la residenza di fatto si deve ritenere prevalente rispetto a quella anagrafica. Il che vuol dire che, ad esempio, deve ritenersi valida una notifica eseguita presso la residenza di fatto del destinatario e non presso la sua residenza anagrafica (v. ad esempio, Cass. n. 11176/2015). Differenza tra domicilio e residenza[Torna su]
La residenza non va confusa con il domicilio, sebbene le due nozioni possano sembrare simili e siano facili da sovrapporre. Il domicilio, infatti, non richiede la dimora abituale, ma si configura come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. A dirlo è il medesimo articolo 43 c.c., che, come visto, dà anche la definizione di residenza. Per approfondimenti leggi Che differenza c'è tra domicilio e residenza? |
|