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Data: 15/05/2020 13:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
Legge 241/90: i principi[Torna su]
Il primo capo della legge 241 del 7 agosto 1990 è dedicato ai principi che regolano l'attività amministrativa e si apre con un'enunciazione fondamentale, sulla quale si regge l'intero impianto normativo. Ci si riferisce all'elencazione dei criteri che reggono tale attività e che sono quelli di:
Si specifica poi che, in tutti i casi in cui la pubblica amministrazione adotta atti che non hanno natura autoritativa, la stessa agisce secondo le norme di diritto privato a meno che la legge non disponga diversamente. Il procedimentoSempre nel capo dedicato ai principi, la legge 241/90 detta le regole generali che reggono il procedimento amministrativo, disciplinandone l'avvio, la durata, la conclusione e le conseguenze per il ritardo. Con riferimento in particolare alla durata, merita di essere segnalata la previsione in forza della quale i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali, salvo specifiche eccezioni disciplinate dalla legge, devono concludersi per regola generale entro il termine massimo di trenta giorni. Il responsabile del procedimento[Torna su]
Il capo II della legge 241/90 si occupa del responsabile del procedimento, che è una figura fondamentale e che va individuato per ciascun tipo di procedimento. Particolarmente rilevante è l'articolo 6 della legge, che individua i compiti assegnati al responsabile del procedimento, che sono, nel dettaglio:
Legge 241/90: partecipazione al procedimento[Torna su]
Il capo III della legge 241/90 detta la disciplina della partecipazione al procedimento amministrativo da parte del soggetto interessato. Infatti, la PA deve dare comunicazione dell'avvio del procedimento a tutti i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti, nonché a coloro che per legge sono tenuti a intervenirvi. Inoltre, va rilevato che qualunque soggetto che sia portatore di interessi pubblici o privati o che sia portatore di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati ha facoltà di intervento nel procedimento se da esso possa derivargli un pregiudizio. Legge 241/90: la semplificazione[Torna su]
Particolare rilevanza è attribuita dalla legge 241/90 alla semplificazione dell'azione amministrativa, che è perseguita con una disciplina puntuale e dettagliata, che, tra le altre cose, istituisce la possibilità di indire una conferenza di servizi istruttoria quando sia necessario esaminare gli interessi pubblici coinvolti in uno o più procedimenti, dà alle amministrazioni il compito di predisporre tutte le misure organizzative idonee a garantire l'applicazione delle disposizioni in materia di autocertificazioni e di presentazioni di atti e documenti, disciplina la Scia - segnalazione certificata di inizio attività. Silenzio assensoSempre in materia di semplificazione, particolarmente interessante è anche la disciplina del silenzio assenzo, in virtù della quale "nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide". Legge 241/90: il provvedimento amministrativo[Torna su]
Il capo IV-bis è invece dedicato al provvedimento amministrativo e, in particolare, ai casi di efficacia e invalidità. Meritano in particolare di essere segnalate le disposizioni sull'esecutività, la nullità e l'annullabilità del provvedimento. Esecutività del provvedimentoCon riferimento al primo aspetto, la legge 241/90 prevede che la PA ha la facoltà di imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei suoi confronti. Nel dettaglio, nel provvedimento costitutivo di tali obblighi sono indicati il termine e le modalità di esecuzione. Se non sono rispettati, la pubblica amministrazione può provvedere all'esecuzione coattiva, nelle ipotesi e secondo le modalità previste dalla legge e previa diffida. Nullità del provvedimentoIn materia di nullità, l'articolo 21-septies sancisce che essa si verifica quando il provvedimento:
Annullabilità del provvedimentoIl provvedimento è invece annullabile se:
La legge specifica tuttavia che non è annullabile il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti se per la sua natura vincolata è palese che il contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere differente. Accesso agli atti[Torna su]
Infine, il capo V della legge 241/90 detta la disciplina dell'accesso ai documenti amministrativi, che è quella che la rende nota ai più. Qui sono infatti contenute le norme che regolamentano il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia dei documenti amministrativi e che stabiliscono quali sono i suoi confini e quale procedura va rispettata per poterlo garantire adeguatamente. Alla base di tale disciplina vi è l'enunciazione in virtù della quale "L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza". Il testo della legge 241/90[Torna su]
Per consultare il provvedimento vai alla sezione normativa, o scarica il testo della legge n. 241/90 in pdf |
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