Data: 26/02/2019 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Il ministero della Giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia, lo scorso 22 febbraio ha emanato un provvedimento per l'istituzione di un elenco informale di giuristi qualificati con funzioni di supporto (vedi allegato).

Ministero della Giustizia, giuristi qualificati cercasi

La richiesta, come specifica il provvedimento, nasce dal fatto che il Dipartimento stesso, con le sue articolazioni deputate alla cura degli affari di giustizia (Direzione della giustizia civile e Direzione della giustizia penale), svolge attività di carattere internazionale, soprattutto nel settore della cooperazione giudiziaria civile e penale; in questi casi, per le attività dell'ufficio, è richiesta una elevata specializzazione, in settori eterogenei, per cui si ricorre al supporto di esperti non appartenenti al Dicastero. Per questi motivi, è costituito, presso il Dipartimento per gli affari di giustizia, un elenco informale di giuristi qualificati, con la funzione di supportare la Direzione generale della giustizia civile e la Direzione generale della giustizia penale nello svolgimento delle proprie funzioni di carattere internazionale. Lo stesso elenco di giuristi qualificati potrà anche essere di supporto per l'approfondimento di specifiche tematiche giuridiche legate alle attività internazionale e di cooperazione giudiziaria in generale.

In particolare, si legge nel provvedimento d'istituzione dell'elenco, per quanto riguarda "Ufficio I – Affari civili internazionali", verrà predisposto «un elenco informale di giuristi qualificati che, appositamente interpellati, abbiano preventivamente manifestato la loro disponibilità a supportare l'Ufficio nell'evasione delle richieste di informazione sul diritto interno»; tale elenco di esperti può anche costituire un supporto organizzativo per un ulteriore compito istituzionale del predetto Ufficio, in virtù del quale le autorità giudiziarie italiane possono investire il Ministero della giustizia di richieste concernenti l'accertamento della normativa straniera (individuazione, applicazione, campo di applicazione) da applicare in procedimenti giurisdizionali pendenti; ed ancora, gli esperti inseriti nel predetto elenco potranno «contribuire all'approfondimento di specifiche tematiche giuridiche in relazione ad altri compiti istituzionali dell'Ufficio, inclusi quelli legati alla rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale (EJN), eventualmente anche prendendo parte alle delegazioni in missione all'estero nei programmi organizzati dalla Commissione europea. Gli esperti potranno anche essere coinvolti nell'attività di studio delle proposte normative UE in tema di diritto civile, al fine di contribuire alla formazione della posizione italiana nel corso dei negoziati europei in seno al Consiglio UE, ai quali partecipa il Ministero della giustizia per il tramite dell'Ufficio I». Grazie alla costituzione di una rete di "giuristi qualificati" si potrà puntare ad una migliore organizzazione dell'Ufficio, contribuendo a ridurre i tempi di risposta e a rendere più efficiente e di qualità lo scambio di informazioni con gli altri Stati, con impatto positivo sull'immagine dell'Italia nelle relazioni internazionali di cooperazione giudiziaria civile. Lo stesso nel caso del settore penale, l'Ufficio I – Affari legislativi, Internazionali e Grazie della Direzione Generale della giustizia penale che partecipa a numerosi negoziati su proposte di strumenti normativi in materia penale presso i competenti organismi dell'Unione Europea, del Consiglio d'Europa e delle Nazioni Unite, e fornisce riscontro ad ogni altra richiesta proveniente da altri rilevanti organismi europei ed internazionali (es. Corte penale internazionale, Istituto europeo per la violenza di genere, etc). Anche nel settore penale è opportuna la costituzione di un elenco informale di giuristi qualificati che, appositamente interpellati, abbiano preventivamente manifestato la loro disponibilità a supportare l'Ufficio competente, indicando una o più aree di specializzazione e comprovando, con riscontro curriculare, la particolare esperienza nel settore indicato.


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