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Data: 02/03/2019 15:30:00 - Autore: Francesco Pandolfi Avv. Francesco Pandolfi - L'art. 398 del Regolamento Generale dell'Arma dei Carabinieri prevede che i Sottufficiali, gli Appuntati ed i Carabinieri che aspirano al trasferimento per fondati e comprovati motivi, nell'ambito delle Regioni, delle Brigate e delle Divisioni o fuori di detti comandi possono, indipendentemente dal periodo di permanenza ad uno dei suddetti reparti o comandi, presentare istanza, da inoltrare tramite gerarchico, ai comandi competenti a decidere.
[Torna su] Trasferimento militare ricongiungimento familiare[Torna su]
Passando dal teorico al pratico: nel caso in cui il militare, effettivo presso una stazione, presenti l'istanza per il trasferimento definitivo ad un reparto ubicato in una citt� che permetta il ricongiungimento familiare l'Amministrazione, per vari motivi, pu� negare il trasferimento richiesto. Una delle circostanze in cui pu� non essere accordato il trasferimento � quella dove l'Amministrazione obietta che la coniuge del richiedente, militare in servizio permanente, non ha presentato a sua volta analoga istanza presso la Forza Armata di appartenenza rendendo cos�, a suo dire, impossibile l'esame congiunto delle richieste con l'organo di impiego dello Stato maggiore dell'esercito. Altro motivo di diniego che pu� accompagnarsi al primo pu� essere quello per cui l'Arma ritiene deficitaria, ad esempio, la situazione organica del comparto di corpo di appartenenza, ove si registrano, sempre secondo la tesi del datore, forti carenze di organico nei ruoli Brigadieri, Appuntati e Carabinieri. La vicenda[Torna su]
Una situazione come quella descritta a titolo di esempio, in realt� si � verificata concretamente ed, al momento in sede cautelare, � stata risolta in senso favorevole per il militare interessato (Tar Lombardia sezione staccata di Brescia, Ordinanza n. 71/19 del 27.02.2019). Vediamo allora, in sintesi, i tratti rilevanti di questa ordinanza, al fine di trarne spunti utili nel caso in cui si dovesse presentare una situazione analoga a quella commentata e, per conseguenza, il militare dovesse progettare la presentazione di un ricorso. L'istanza ex art. 398 R.G.A.[Torna su]
Nel caso preso come esempio per il commento, il militare presta servizio in Lombardia. La valutazione dell'Amministrazione[Torna su]
Ricevuta l'istanza, l'Amministrazione nega per� il trasferimento, da una parte perch� ritiene che manchi l'analoga istanza del coniuge militare in servizio permanente con altra Forza armata, dall'altra per il vistoso e documentato deficit di organico nel corpo di appartenenza. [Torna su] La valutazione del Tribunale[Torna su]
Esaminata la posizione processuale del ricorrente e dell'Amministrazione (che contesta la posizione dell'antagonista), il Tar propende per l'accoglimento dell'istanza cautelare del militare. La decisione del Tribunale[Torna su]
Il Tar, valutato l'insieme degli elementi sopra indicati accoglie incidentalmente l'istanza cautelare, per consentire all'Amministrazione militare un rapido riesame dell'istanza. Altre informazioni su questo argomento? Contatta l'Avv. Francesco Pandolfi 3286090590 avvfrancesco.pandolfi66@gmail.com [Torna su] |
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