Data: 05/03/2019 23:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – «Non esiste la modica quantità. Chi spaccia va in galera». Con queste parole il ministro dell'Interno Matteo Salvini presenta uno dei principi cardine del ddl sulla droga voluto dalla Lega.

Droga, ddl Lega pene più severe per chi spaccia

In conferenza stampa alla Camera, Salvini illustra il prossimo passo nella guerra alla droga. «Il nostro disegno di legge – chiarisce - prevede il raddoppio delle pene detentive ed economiche per chi spaccia. Non esiste modica quantità. Ti becco a spacciare, vai in galera». E spiega: «Le pene detentive passano da un minimo di tre ad un massimo di 6 anni e multe da minimo cinquemila, massimo trentamila euro – ed infine - se arrivano dall'altra parte del mondo, il fastidio è doppio». Ma non è una proposta di legge dagli intenti punitivi nei confronti di chi consuma. «A me interessa togliere dalle strade chi spaccia: poi quello che fa ognuno non mi interessa. I venditori di morte li voglio veder scomparire dalla faccia della terra». Attualmente il decreto Lorenzin del 2013 prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni e multe da mille a 10mila euro. Ancora, viene considerato uso personale e quindi non punito il possesso di droga, se la quantità di sostanza non è superiore ai limiti massimi indicati con decreto del ministero della Salute. Eliminando il concetto di "modica quantità", il rischio è quello di colpire anche chi consuma, mentre il referendum abrogativo promosso dai Radicali nel 1993 ha abolito la sanzione carceraria per l'uso personale.

La strada affinchè la proposta diventi legge non è affatto in discesa perché non incontra il placet del Movimento 5 stelle che, anzi, grazie al senatore pentastellato Matteo Mantero ha già presentato un disegno di legge per legalizzare coltivazione, lavorazione e vendita delle droghe leggere (vedi anche Cannabis libera: presentato il ddl). Secondo Mantero, l'idea del ddl leghista è sbagliata poiché togliendo la modica quantità si perseguono i clienti e si salvano gli spacciatori. Il ddl leghista, appoggiato solo da Forza Italia e da Fratelli d'Italia, mancando il sostegno degli alleati di governo, non avrebbe voti sufficienti in Parlamento per diventare legge dello Stato.


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