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Data: 08/03/2019 16:30:00 - Autore: Gabriella Lax di Gabriella Lax – Potrebbe slittare di qualche mese, il taglio delle pensioni d'oro e l'introduzione del contributo di solidarietà da parte del governo.
Pensioni d'oro, tagli da maggioSi dovrà aspettare maggio (o, in ultima analisi, dopo le lezioni) per vedere materializzarsi l'operazione solidarietà che riguarda le pensioni più elevate, superiori a 100mila euro lordi l'anno, in pagamento a non più di 24mila persone e che dovrebbe assicurare quest'anno risparmi per 76,1 milioni di euro. Secondo le dichiarazioni in audizione alla Camera del direttore generale dell'Inps, Gabriella Di Michele, come riporta IlSole24Ore, l'Istituto potrà garantire con le pensioni di aprile la nuova perequazione all'inflazione, misura che, una volta andata a regime, comporterà 2,2 miliardi di tagli per gli assegni per non più di 70 centesimi. Ciò considerato dunque solamente il mese dopo si passerebbe al prelievo sulla parte retributiva degli assegni d'oro. Anche se non si comprende ancora in che modo saranno conguagliati i primi mesi dell'anno, un recupero sulle pensioni minimale sul fronte della nuova indicizzazione all'inflazione ma pesante per gli assegni d'oro. E poi c'è la norma relativa al prelievo di solidarietà, stabilita in manovra, la sua attuazione è slittata anche per il gran lavoro che Inps ha dovuto affrontare per l'implementazione del decreto relativo a reddito di cittadinanza e "quota 100". Nei prossimi cinque anni le pensioni elevate scenderanno di un'aliquota pari al 15 per cento per la parte eccedente i 100.000 euro e fino a 130.000 euro, al 25 per cento per la parte eccedente 130.000 euro fino a 200.000 euro, pari al 30 per cento per la parte eccedente 200.000 euro fino a 350.000 euro, pari al 35 per cento per la parte eccedente 350.000 euro fino a 500.000 euro e pari al 40 per cento per la parte eccedente 500.000 euro. In ogni caso, una clausola di salvaguardia garantirà che le pensioni colpite dal taglio non scendano mai sotto i 100.000 euro lordi annui, e sono escluse le pensioni interamente liquidate con il sistema contributivo. L'operazione solidarietà riguarderà anche gli organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, restano invece escluse anche le pensioni di invalidità, i trattamenti pensionistici di invalidità(legge 222/1984), i trattamenti pensionistici riconosciuti ai superstiti e i trattamenti riconosciuti a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche (legge 466/1980 e legge 206/2004). Tutto ciò che verrà risparmiato farà parte di appositi fondi da attivare in Inps e gli altri enti previdenziali interessati.
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