Data: 01/04/2019 22:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Una proposta di legge per rendere pi� agevole l'iter per acquistare un'arma destinata alla difesa personale. Dopo l'approvazione della legge sulla legittima difesa, si passa ora alle norme che regolano il possesso delle armi sulle quali si � gi� alzato un polverone. L'attenzione � concentrata sul ddl ribattezzato "pistola facile", firmato da 70 deputati della Lega (prima firmataria Vanessa Cattoi) per �rendere pi� agevole l'iter per acquistare un'arma destinata alla difesa personale, aumentando da 7,5 a 15 joule il discrimine tra le armi comuni da sparo e quelle per le quali non � necessario il porto d'armi� (in allegato). Ma in Parlamento vi sono ben 10 proposte di legge che mirano a modificare la legge sulle armi e non tutte si muovono verso un senso pi� permissivo.

Acquisto armi facile, c'� il ddl della Lega

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Nel nostro Paese � possibile detenere un'arma anche senza avere il porto d'armi, a patto che, per essere a libera vendita, l'arma dovr� avere una potenza inferiore ai 7,5 joule (che � l'unit� di misura dell'energia cinetica sviluppata dal proiettile al momento dell'impatto). Attualmente, superando quel limite, l'arma si considera da fuoco e serve un'autorizzazione e denuncia di possesso. Lo scopo del ddl della Lega � velocizzare l'iter dell'acquisto di un'arma per la difesa personale e aumentare la potenza di fuoco dell'arma a libera vendita. Incrementando � da 7,5 a 15 joule �la potenza delle comuni armi da sparo al di sopra della quale � necessario avere il porto d'armi�.

Un ddl che ben si accompagna alla legge sulla legittima difesa appena approvata poich� sarebbe pi� semplice avere uno strumento di autodifesa in casa, in modo da poter incidere di pi� nei confronti dell'aggressore, non con una semplice scacciacani o con una pistola spray al peperoncino. E di allungare cos� la distanza per poter eventualmente utilizzare l'arma in caso di aggressione. In sostanza non si andrebbe a modificare la normativa sul porto d'armi ma, pi� semplicemente, la legge del 1975 numero 110 che era gi� stata aggiornata nel settembre del 2018.

Ddl armi, "no" dal Movimento 5 Stelle

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Non sembra convinto delle scelte leghiste il Movimento 5 Stelle, il cui leader, Luigi Di Maio, a proposito del ddl sulle armi, dalla sua pagina Facebook dichiara: �Io un Paese con la libera circolazione delle armi non lo voglio. Non lo vuole il M5S e sono sicuro non lo vogliano nemmeno gli italiani. Nessun eletto del movimento la voter�. Nessuno. Anche perch� pi� sicurezza non vuol dire certo pi� armi in strada � e poi, tornando a riferirsi al contratto di Governo evidenzia - Se mai un giorno avr� la fortuna di avere un figlio voglio che vada a scuola sereno e tranquillo, che da adolescente passi il tempo a studiare e a viversi la vita, non che trovi il modo di comprarsi facilmente una pistola. Abbiamo fin troppi problemi da risolvere in questo Paese, non aggiungiamone altri�.

Acquisto armi: le altre proposte in Parlamento

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Oltre al ddl che vede come prima firmataria la Cattoi, in Parlamento giacciono altre proposte (in totale 10) che mirano a modificare la normativa sulle armi ma non tutte in senso pi� permissivo.

Uno dei testi � quello di Maria Cristina Caretta (deputata Fratelli d'Italia) che mira ad estendere il rilascio della licenza di porto d'armi anche a chi sia stato condannato e riabilitato. La licenza nello specifico sarebbe concessa anche ai condannati "per delitti non colposi contro le persone commessi con violenza, ovvero per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione" purch� sia intervenuta sentenza di riabilitazione.

Un altro ddl, depositato a palazzo Madama da Meinhard Durnwalder, senatore della S�dtiroler Volkspartei (gruppo Per le Autonomie), punta alla concessione di speciali deroghe al possesso di armi "in occasione di rievocazioni storiche e di manifestazioni folcloristiche o commemorative". Agli aderenti alle associazioni tradizionali e culturali "� consentito esibire � si legge nel ddl �, portare e usare, con cartucce a salve, le armi fabbricate anteriormente al 1950 e le loro repliche ad avancarica, previa autorizzazione dell'autorit� locale di pubblica sicurezza, rilasciata all'associazione interessata sulla base di un dettagliato elenco delle armi e dei loro portatori". Nei casi indicati � consentito "il porto di balestre, spade, sciabole, armi d'asta, baionette, pugnali e stiletti".

In senso pi� restrittivo, si muove invece il ddl presentato dal senatore Antonio De Poli (Fi) insieme all'ex leader Udc Pier Ferdinando Casini. Il fine � quello di inasprire le pene nei delitti contro la persona in caso di possesso di armi sia proprie che improprie, oltre che in caso di porto abusivo di armi e di porto fuori dalle mure domestiche di "armi improprie".


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