Data: 30/03/2019 15:50:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Andrea Mascherin, dell'Ordine degli Avvocati di Udine, Distretto Corte di Appello di Trieste, � stato confermato presidente del Consiglio nazionale forense. Accanto a lui i nuovi componenti del Cnf in carica sino al 31 dicembre 2022: vicepresidenti Giuseppe Picchioni (foro Bologna) e Maria Masi (foro di Nola), consigliere segretario Rosa Capria (foro di Pisa), tesoriere Giuseppe Iacona (foro di Caltanissetta).

Avvocati: obiettivi e progetti del "nuovo" Cnf

Tra i cavalli di battaglia di Mascherin ci sono l'avvocato nella Costituzione, la riforma del diritto penale finalizzata al reinserimento del condannato, il potenziamento dei riti alternativi e il ruolo sociale dell'avvocatura.

A proposito del primo tema, in particolare, la proposta avanzata dal Consiglio nazionale forense sul rafforzamento del ruolo dell'avvocato in Costituzione prevede una modifica dell'art. 111 della Carta fondamentale, cos� da prevedere la libert� e l'autonomia del professionista e la necessit� della difesa tecnica. Il progetto riconosce il ruolo pubblicistico svolto dell'avvocatura, ma nel rispetto della natura libera della professione forense.

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A tal proposito, dichiara Mascherin al Sole24Ore, �obiettivo principe � l'inserimento dell'avvocato nella Costituzione, nel riconoscimento dei principi di libert� e indipendenza. Un traguardo, sul quale c'� un accordo trasversale da parte di tutte le forze politiche, che contiamo di raggiungere in tempi brevi�. Inserire l'avvocato nella norma sul giusto processo �sar� possibile con un disegno di legge di iniziativa governativa o parlamentare�.

E, sul ruolo dei giovani, il presidente promette formazione rafforzata, per ampliare le prospettive professionali nelle aree quali il diritto internazionale alla privacy, la concorrenza, al digitale.

Quanto all'equo compenso: �� una norma a volte disattesa � spiega Mascherin - dai clienti forti come dalla Pa: emblematico il bando del Mise che cercava consulenti a costo zero�.

Sui tavoli di riforma dei codici penale e civile: �I risultati sono soddisfacenti e condivisi dal ministero, dall'avvocatura e dai magistrati. Vengono salvaguardate le prerogative della difesa, mentre sul fronte penale sarebbe necessario allontanarsi dall'idea della pena afflittiva come unico rimedio�. Invece, per quanto riguarda il processo civile servir� potenziare i riti alternativi: mediazione, arbitrato e negoziazione per ottimizzare l'accesso alla giustizia.


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