Data: 05/04/2019 09:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli - Il decreto di sospensione della patente di guida, conseguente alla violazione dei limiti di velocit� su strada, pu� essere invalido per tante ragioni, alcune delle quali difficili da scorgere per la maggior parte degli automobilisti. Ma non per i pi� attenti e oculati, come quello difeso dall'Avv. Roberto Iacovacci nel giudizio instauratosi dinanzi al Giudice di pace di Grosseto e conclusosi con la sentenza numero 549/2018 qui sotto allegata.

La delega prefettizia

Nel caso di specie, infatti, ad aver "salvato" l'automobilista dalla sospensione della patente di guida � stata l'assenza di idonea delega rilasciata dal Prefetto al Funzionario che ha sottoscritto il relativo decreto.

"Frugando" tra le carte relative alla sanzione accessoria impugnata, l'uomo, con il supporto del suo avvocato, era infatti riuscito a scoprire che, tra le materie delegate dal Prefetto al Funzionario, non rientrava anche il potere di disporre la sospensione delle patenti di guida in applicazione di sanzioni accessorie alla condanna penale irrogata dal Giudice ordinario agli automobilisti scoperti a guidare oltre i limiti di velocit� consentiti.

Sospensione annullata

Il Prefetto, dinanzi a tale obiezione, non � riuscito adeguatamente a difendersi: nella costituzione (avvenuta dopo che il Giudice di Pace aveva gi� concesso all'automobilista l'inibitoria) si era limitato a rilevare che nel decreto di sospensione della patente erano stati indicati gli estremi del provvedimento prefettizio di delega.

Il contenuto di tale provvedimento, per�, non � bastato a giustificare la sospensione.


Si ringrazia il Consulente Tecnico Investigativo Giorgio Marcon per la cortese segnalazione


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