Data: 03/07/2006 - Autore: Silvia Vagnoni
"Un comportamento altrimenti sanzionabile anche con il licenziamento non � pi� tale quando costituisca una reazione ad un comportamento provocatorio di un altro soggetto." E' il principio recentemente affermato dalla Corte di Cassazione (Sent. 12438/2006) che ha ritenuto non valido il licenziamento disciplinare irrogato ad un lavoratore per aver risposto "a male parole" al proprio superiore dal quale era stato a sua volta precedentemente offeso con "un'espressione lesiva della sua dignit� e della sua personalit� morale".
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