Data: 10/04/2019 16:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Approvato dopo una riunione lampo il Def 2019. Il documento di economia e finanza traccia un quadro meno roseo di quello sperato. Sale il deficit, il rapporto debito/Pil e la disoccupazione. Potrebbe aumentare l'Iva, incertezze ancora sulla Flat tax, anche se l'obiettivo di semplificare il sistema fiscale resta fermo. Dal Def però emergono anche tante iniziative per far crescere l'economia e recuperare risorse, come il piano delle dismissioni immobiliari, l'abbassamento del limite di utilizzo dei contanti, la riduzione del costo del lavoro e gli investimenti tecnologici per risollevare i settori in crisi e avviarsi verso attività a ridotto impatto ambientale. Non mancano misure per famiglie, disabili e banche. Restano a bocca asciutta i risparmiatori truffati dalle banche che attendevano il decreto sui rimborsi, che però, come precisato, ha bisogno di essere rivisto.

Indice:

Cos'è il Def

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Prima di addentrarci nel contenuto del Def 2019 approvato ieri 9 aprile 2019 dal Consiglio dei Ministri ricordiamo in breve cos'è il Documento di Economia e Finanza 2019.

Si tratta di un documento, appunto, di natura non vincolante, con il quale l'Esecutivo pianifica le spese e gli investimenti per il triennio a venire e riepiloga brevemente i risultati perseguiti nei primi 10 mesi di attività.

Esso viene redatto nel rispetto delle indicazioni che l'Ue prende in considerazione per valutare la stabilità dei conti degli Stati membri.

Dal punto di vista formale il Def è diviso in tre parti:

  • Programma di stabilità: che deve indicare gli obiettivi di politica e le previsioni di natura economica per il triennio successivo mettendo in rilievo gli eventuali scostamenti dalle stime effettuate in precedenza;
  • Analisi e tendenze della finanza pubblica, che contiene appunto sia l'analisi che le previsioni per la finanza pubblica;
  • Programma nazionale di riforma, ovvero quali sono le riforme che si vogliono attuare.
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Cosa succede ora?

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Una volta approvato dal Consiglio dei Ministri il Def deve passare l'ulteriore vaglio del Parlamento e poi essere inviato a Bruxelles entro il termine del 30 aprile.

In particolare l'UE deve verificare, nel rispetto del Patto di Stabilità, la prima e la terza sezione del documento.

Alla fine dell'estate, e precisamente entro settembre il Governo deve aggiornare il Def indicando le previsioni recenti sulla crescita del Paese e apportare o correggere eventualmente alcune misure da predisporre in seguito.

Cosa prevede il Def 2019

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Un Def a cui non è seguita neppure la Conferenza Stampa, dopo una riunione di soli 30 minuti, non fornisce un quadro molto roseo della situazione, soprattutto sul fronte crescita e Pil. Solo il tempo potrà dare risposte a questi dubbi.

Nel frattempo vediamo che cosa emerge dal Def 2019:

Crescita, deficit e debito

  • Ferma allo 0,2 la crescita per il 2019, rispetto all'1% previsto nella legge di bilancio. Nei tre anni successivi però si dovrebbe salire allo 0,8%. Il reddito di cittadinanza nel 2019 potrebbe far crescere il Pil di 0,2 punti percentuali, mentre nel 2020 di 0,4. Quota 100 invece, a quanto pare, non contribuirà a far crescere il paese.
  • Il deficit nel 2019 dovrebbe salire al 2,4%, per poi scendere al 2,1% nel corso del 2020 e all'1,8% nel 2021.Come si legge nel comunicato stampa n. 54 del 9 aprile però il Governo "conferma con il Documento gli obiettivi fondamentali della sua azione: ridurre progressivamente il gap di crescita con la media europea e, al contempo, il rapporto debito/pil. A tal fine, la strategia dell'Esecutivo ribadisce il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita, innovazione, infrastrutturazione sociale e aumento di competitività del sistema produttivo".
  • Risultati negativi anche per quanto riguarda il rapporto Debito/Pil, che nel 2019 sale al 132,6%, per scendere nuovamente e gradualmente nel corso del 2020, 2021 e 2022 in cui si prevede una diminuzione al 128,9%.

Limiti all'uso dei contanti

Nella lotta all'evasione fiscale ancora tanta incertezza sulle misure da adottare. Varie le soluzioni applicabili anche se il ricorso alla tecnologia (fatture elettroniche) per tracciare i passaggi di denaro e un ulteriore limite all'utilizzo di contanti, fissato attualmente a 3.000 euro, potrebbero essere le misure su cui il Governo punterà.

Flat tax e Iva

  • Generiche le indicazioni sulla Flat Tax contenute nel Def nonostante il comunicato n. 54 ribadisca come "l'azione di riforma fiscale in progressiva attuazione di un sistema di flat tax come componente importante di un modello di crescita più bilanciato." Il Governo promette che la riforma fiscale, che contempla la semplificazione del sistema e un Irpef con due sole aliquote, del 15 e del 20% (su redditi fino a 50.000 euro) per alleviare la pressione del ceto medio si farà, nel pieno rispetto del programma di stabilità. La vera sfida però è l'applicazione della tassa piatta anche alle imprese. L'introduzione della Flat tax, come promesso dall'esecutivo, non sacrificherà le spese fiscali destinate alle famiglie e alle persone con disabilità.
  • A rischio la promessa di non aumentare l'Iva, nonostante le promesse del Ministro dell'Interno.Del resto la previsione non può trascurare il fatto che la legislazione in vigore (modificata dall'ultima legge di bilancio) prevede un aumento dell'Iva a inizio 2020 e 2021 e un aumento delle accise sui carburanti che, Salvini aveva promesso di "abolire". Occorre approntare nuove misure in autunno per scongiurare questi aumenti.
  • Nuovi sgravi fiscali saranno introdotti con la legge di bilancio del 2020, oltre a misure di spending review.

Riforma delle banche e finanziamenti alle Pmi

Previsto un piano per smaltire i crediti deteriorati, riforma delle banche popolari e dei crediti cooperativi ormai in dirittura d'arrivo. Finanziamenti più facili per le PMI.

Vincoli Europei

Il Governo garantisce che il rispetto dei vincoli europei, ma dal Def emerge un saldo in peggioramento in quanto si rileva un lieve miglioramento, ma al netto della clausola prevista per eventi eccezionali.

Disoccupazione

Risultati poco entusiasmanti, al momento per la situazione lavorativa degli italiani. Sale infatti all'11% la disoccupazione anche se le previsioni dicono che nel 2020 scendere al 10,4%, grazie al reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda invece la PA, grazie a quota 100 potrebbe verificarsi l'uscita dal lavoro di circa 10.000 dipendenti pubblici, per lasciare posto alle nuove leve.

Si valuterà altresì l'introduzione di un salario minimo orario per i settori senza contrattazione collettiva e compensi più congrui per il praticantato nelle libere professioni. Misure anche per ridurre il costo del lavoro, grazie all'impiego della digitalizzazione. Confermati gli obiettivi di questo Governo: inclusione sociale, contrasto alla povertà, avvio al lavoro e miglioramento dell'istruzione e della formazione.

Famiglia

Più agevolazioni e risorse per le famiglie, soprattutto quelle più numerose e con familiari disabili. Il tutto nell'ottica di favorire la natalità e la genitorialità, con misure specifiche per le donne. Misure rivolte anche in ambito sanitario e scolastico.

Investimenti pubblici e dismissioni immobiliari

Salgono al 2,7% gli investimenti pubblici statali rispetto la 2,1 registrato nel corso del 2018. Per raccogliere risorse si prevede che il piano di dismissione degli immobili pubblici porterà nelle casse dello stato 1,25 miliardi di euro.

Tecnologia

Intelligenza Artificiale, Blochchain, banda larga e rete 5G le tecnologie su cui il Governo Giallo-verde intende investire strategicamente le proprie risorse, per rilanciare l'industria, sollevare i settori in crisi e produrre mezzi di trasporto a emissioni ridotte.


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