Data: 15/04/2019 17:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – I pensionamenti anticipati con quota 100 favoriscono le nuove assunzioni. E, per questo, è soprattutto la scuola, ad avere bisogno di nuovi insegnanti. Sembra che ne serviranno ben 66mila.

Scuola: 66mila insegnanti in arrivo

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Come riferisce il Sole 24 Ore, saranno proprio 66mila i docenti che dovranno essere reclutati in diverse selezioni ordinarie: la prima da 16.959 posti, già definita che riguarda infanzia e primaria; la seconda da 48.536 disponibilità, in attesa degli atti preparatori relativa alle scuole medie e alle superiori. Compresa una doppia sanatoria in arrivo per i precari di lungo corso e il debutto delle nuove regole volute dall'attuale ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, per garantire continuità didattica a favore degli studenti. Tra le grandi novità previste c'è il fatto che le graduatorie saranno regionali e non bisognerà più svolgere il triennio di "praticantato".

Scuola, ecco i posti a disposizione

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Al concorso ordinario per infanzia e primaria, sempre secondo i dati del quotidiano milanese, potranno partecipare i diplomati magistrali ante 2001/2002, compresi quelli esclusi dalla procedura straordinaria da oltre 10mila posti indetta lo scorso anno (ora in corso), e i laureati in scienze della formazione primaria. Poi ci sono 48.536 cattedre messe a bando per la scuola secondaria (relative 50% medie e 50% superiori) potranno invece concorrere anche i laureati: altra novità sempre che abbiano conseguito 24 crediti formativi (Cfu) in materie antro-psico-pedagogiche. Per chi è già abilitato, anche in altra classe di concorso, non saranno richiesti i 24 Cfu. Alla secondaria, i posti principali saranno in Lombardia, Piemonte e Veneto. Le classi di concorso più gettonate: matematica e scienze (A028), italiano, storia, geografia (A022), discipline letterarie alle superiori (A012) e sostegno. I due concorsi ordinari, e certamente quello destinato a medie e superiori, non saranno banditi prima dell'estate. Ciò significa che a settembre, per coprire il turn over, "gonfiato" da quota 100, si ricorrerà a nuovo precariato ed occorreranno altri 100mila supplenti.

Scuola, norme a tutela dei precari

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Per i precari supplenti da oltre 36 mesi, il Miur stabilisce una doppia corsia preferenziale: una quota riservata del 10% dei posti (che però, su pressing parlamentare, potrebbe raddoppiare o triplicare con una norma nel decreto crescita) e un "super punteggio" attribuito ai titoli (servizio incluso). Quindi ai requisiti accademici, scientifici e professionali dovrebbero essere riconosciuti 20 punti, valorizzando dottorati di ricerca, abilitazione pregressa, superamento prove di una precedente selezione. Il concorso per posti comuni dovrebbe essere strutturato su due scritti, che si superano con la votazione di sette decimi. Senza i temuti quiz preselettivi, dunque. All'orale ci sarà un colloquio in cui verranno considerate conoscenze e le competenze nelle discipline facenti parti la classe di concorso (per cui si concorre) e la lingua straniera, «almeno al livello B2». Per il sostegno gli scritti dovrebbero passare da due a uno, dando peso a pedagogia speciale, didattica per l'inclusione scolastica e relative metodologie. Dopo aver superato le prove gli insegnanti faranno anno di formazione e prova e poi arriverà la conferma in ruolo e si dovrà rimanere nello stesso istituto per almeno altri quattro anni.


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