Data: 28/04/2019 09:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli – Il TSO, ovverosia il trattamento sanitario obbligatorio, è una delle due uniche eccezioni al necessario consenso del paziente a un intervento sanitario. L'altra è l'ASO – accertamento sanitario obbligatorio.

La differenza tra le due sta nel fatto che l'intervento sanitario nel primo caso è terapeutico e nel secondo caso diagnostico.

La procedura per il Trattamento sanitario obbligatorio (TSO)

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La peculiarità del TSO determina che la possibilità di eseguirlo è subordinata al ricorrere di specifiche e restrittive condizioni. Ma non solo: il trattamento sanitario obbligatorio può essere eseguito esclusivamente attenendosi a una precisa procedura, regolamentata dalla legge e dalle discipline regionali che dettano le istruzioni operative per i sanitari coinvolti.

I passaggi procedimentali che caratterizzano il TSO possono essere riassunti nei seguenti: proposta da parte del medico, convalida da parte di un medico pubblico, segnalazione al sindaco e autorizzazione da parte di quest'ultimo, convalida da parte del giudice tutelare.

I trattamenti sanitari obbligatori possono avvenire sia in ambito ospedaliero che in ambito ambulatoriale.

TSO per minorenni: vincoli e procedure

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I vincoli e le procedure dettate per il trattamento sanitario obbligatorio valgono sempre e sono sempre le stesse, sia se il paziente è maggiorenne, sia se il paziente è minorenne.

Il consenso dei genitori al TSO

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La possibilità di sottoporre un minorenne a un TSO, in presenza delle condizioni di legge, prescinde dal consenso dei genitori. Se vi è rifiuto del minore di sottoporsi alle cure necessarie a preservare l'incolumità sua e quella altrui, il trattamento sanitario obbligatorio può essere quindi attivato sia se i genitori sono d'accordo, sia se non lo sono.

Generalmente, la possibilità di attivare il TSO nei confronti dei minorenni funge da leva per incentivare i genitori a convincere i figli a sottoporsi spontaneamente alle cure necessarie.

TSO minorenni: extrema ratio

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In ogni caso, nei confronti dei minorenni ancor più che nei confronti dei maggiorenni, il ricorso al trattamento sanitario obbligatorio è visto come extrema ratio.

In alcuni casi esso è validamente sostituito da una segnalazione al tribunale dei minori, che ha la facoltà di attivare dei provvedimenti alternativi che possono comunque rivelarsi efficaci.


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