Data: 01/05/2019 15:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Con un comunicato pubblicato in G.U. del 27 aprile 2019, n. 98 l'Agenzia per l'Italia digitale (AgID) ha annunciato l'adozione delle Linee guida dell'Indice dei domicili digitali delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi (IPA), contenute nella determinazione n. 97 del 4 aprile 2019 (qui sotto allegata), pubblicata sul sito internet dell'Agenzia.

Indice domicili digitali PA (IPA): le linee guida

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Le linee guida, emesse ai sensi dell'art. 71 del d.lgs. n. 82/2005 e della determinazione AgID n. 160/2018, definiscono le informazioni che costituiscono l'Indice dei domicili digitali delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi (IPA) e le regole che dovranno essere seguite dagli Enti tenuti a pubblicare i propri riferimenti. Ancora, le linee guida danno attuazione all'art. 6-ter del CAD.

Con l'adozione delle linee guida vengono anche abrogati e sostituiti gli articoli 11, 12, 13, 14, 15, 22 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2013 recante "Regole tecniche per il protocollo informatico ai sensi degli articoli 40-bis, 41, 47, 57-bis e 71, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82/2005".

IPA: a chi sono rivolte le linee guida?

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Le linee guida predisposte da AgID si rivolgono alle Pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi, in particolare, si tratta: delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001, ivi comprese le autorità di sistema portuale, nonché autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione; dei gestori di pubblici servizi, ivi comprese le società quotate, in relazione ai servizi di pubblico interesse; dei soggetti e delle società presenti nell'elenco ISTAT delle Pubbliche Amministrazioni di cui all'art. 1 della L.196/2009, non ricompresi nelle amministrazioni pubbliche, di cui al citato art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165, richiamati nel Decreto del MEF n. 55/2013, che individua l'IPA come anagrafe di riferimento per la fatturazione elettronica delle amministrazioni pubbliche.

Cos'è e come funziona l'IPA

L'Indice dei domicili digitali delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi (IPA), è l'elenco pubblico di fiducia contenente i domicili digitali da utilizzare per le comunicazioni e per lo scambio di informazioni e per l'invio di documenti validi a tutti gli effetti di legge tra le pubbliche amministrazioni, i gestori di pubblici servizi e i privati.
Saranno tenuti a iscriversi all'IPA le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi, fornendo le informazioni necessarie alla individuazione dell'Ente e indicando nella propria organizzazione coloro che gestiranno i contenuti informativi da riportare nell'indice.
Inoltre, il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 55/2013, individua l'IPA come anagrafe di riferimento per la fatturazione elettronica delle amministrazioni pubbliche: dovranno dunque iscriversi nell'Indice anche i soggetti e le società presenti nell'elenco ISTAT delle Pubbliche Amministrazioni di cui all'articolo 1 della legge 196/2009, non ricompresi nelle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1 comma 2 del decreto legislativo 165/2001, richiamati nel suddetto decreto n. 55.
I soggetti iscritti all'IPA dovranno aggiornare tempestivamente tutte le informazioni per consentirne il corretto utilizzo; qualora i predetti soggetti non abbiano più titolo ad essere iscritti, dovranno presentare istanza di cancellazione dall'IPA.
Ogni ente che si iscrive all'indice potrà eleggere uno o più domicili digitali relativamente alla propria organizzazione. Gli Enti stessi, tramite apposito Referente IPA, dovrà mantenere aggiornati i dati presenti nell'indice con tempestività e dovrà comunque verificarli almeno ogni 6 mesi.

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