Data: 04/05/2019 17:30:00 - Autore: Francesco Pandolfi
Avv. Francesco Pandolfi - Il tema del mobbing � ricorrente nelle sentenze dei Tar e del Consiglio di Stato.
Mentre, da una parte, l'accesso alla giustizia abilita il dipendente all'azione di tutela, dall'altra sussistono tutta una serie di elementi che devono essere verificati affinch� si possa realmente parlare di mobbing in termini processuali e sostanziali, per giungere cos� alla condanna del datore e, se ne ricorrono i presupposti, ad un risarcimento dei danni subiti dal militare in un arco di tempo pi� o meno lungo.

Condotte mobbizzanti

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Come capire, dunque, se le reiterate condotte ostili del superiore gerarchico configurano o no una fattispecie persecutoria, appositamente progettata, cos� destabilizzante da portare ad un danno psicofisico meritevole di risarcimento?
Ebbene, le sentenze non ci dicono che la dimostrazione del mobbing e del danno-conseguenza sia a monte impossibile; ci restituiscono solo una carta di identit� di questo fenomeno particolarmente complessa ed articolata.
Il Tar Lazio Sezione 1-bis (sentenza n. 3587 del 18.03.2019), ad esempio, ci dice espressamente quando si configura e quando � riconoscibile il fenomeno del mobbing.
Queste le condotte mobbizzanti indirettamente confermate dal Collegio, oltre ai criteri orientativi di massima:
1) i ripetuti comportamenti persecutori contro la vittima, leciti o illeciti;
2) i comportamenti seriali ed ostili devono essere prolungati nel tempo;
3) essi devono essere realizzati dal datore, oppure da un preposto, oppure da un dipendente sottoposto al potere direttivo dei primi;
4) le condotte devono aver prodotto un danno alla salute, comprovato da un punto di vista medico legale;
5) i comportamenti persecutori possono provocare anche un danno alla dignit� del lavoratore, o alla sua personalit�;
6) deve essere provato il nesso causale tra le condotte mobbizzanti e il pregiudizio subito dalla vittima;
7) deve essere dimostrato l'intento persecutorio che unifica tutti i comportamenti lesivi.

Accertamento delle finalit� persecutorie

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Per riuscire ad identificare il mobbing � dunque necessario scoprire e dimostrare l'esistenza di un disegno persecutorio ed unitario, tendente alla dequalificazione, svalutazione ed emarginazione del lavoratore pubblico dal contesto organizzativo nel quale � inserito.
Un accertamento che si fa pi� specifico e penetrante nel caso dell'ipotesi di mobbing nelle realt� delle Amministrazioni militari o gerarchicamente organizzate.

La tutela del personale militare

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In ultima analisi, per capire se le condotte ostili del datore rientrino in una fattispecie di mobbing e, come tali, possano divenire un possibile oggetto di ricorso contro l'amministrazione che si assume responsabile, la tutela giudiziale del militare dovr� essere basata essenzialmente sul rispetto dei concetti sopra richiamati, ci� in accordo con il prevalente ed attuale orientamento della magistratura.
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