Data: 08/05/2019 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - L'ANPR, ovvero l'Anagrafe nazionale della Popolazione Residente istituita dal Codice dell'Amministrazione Digitale nasce per sostituire l'Indice nazionale delle Anagrafi e l'Anagrafe della popolazione italiana residente all'estero.

Un progetto con diverse finalità come rendere più efficienti i servizi ai cittadini, agevolare il lavoro delle PA, ridurre inutili passaggi e diminuire i costi dei servizi ai cittadini.

Il termine fissato inizialmente per la conclusione del progetto però è stato abbondantemente superato, per cui da gennaio 2019 il Governo si è messo al lavoro fornendo fondi e supporti tecnici per accelerare le operazioni di subentro dell'ANPR alle anagrafi dei Comuni, soprattutto di quelli più piccoli e meno evoluti dal punto di vista tecnologico.

Indice:

Cos'è l'ANPR

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ANPR è l'acronimo di Anagrafe Nazionale della Popolazione residente, ovvero il registro anagrafico centrale del Ministero dell'Interno.

L'ANPR, secondo l'art 62 del Codice dell'Amministrazione Digitale dlgs n. 82/2005 è una base di dati d'interesse nazionale, che subentra all'Indice nazionale delle anagrafi (INA), all'Anagrafe della popolazione italiana residente all'estero (AIRE) e alle anagrafi della popolazione residente e dei cittadini italiani residenti all'estero tenute dai comuni.

Base di dati che deve essere sottoposta a un audit di sicurezza annuale, i cui risultati devono essere inseriti nella relazione annuale del Garante per la protezione dei dati personali. L'ANPR inoltre contiene l'archivio nazionale informatizzato dei registri di stato civile tenuti dai Comuni e fornisce i dati per la tenuta delle liste di cui all'articolo 1931 del codice dell'ordinamento militare.

Subentro graduale

Come previsto dal Dpr n. 194/2014 per l'ANPR è previsto un subentro graduale alle anagrafi tenute dai Comuni secondo un piano preciso e in ogni caso con modalità idonee a garantire l'integrità, l'univocità e la sicurezza dei dati. A tal fine il passaggio dei dati dalle precedenti anagrafi all'ANPR deve essere sottoposto a un controllo formale da parte del Ministero dell'Interno che prevede:

  • la validazione del codice fiscale dopo un confronto con l'anagrafe tributaria;
  • la verifica di congruità dei dati al momento del subentro.

Che cosa contiene

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L'ANPR contiene i dati del cittadino, della famiglia anagrafica e della convivenza, conserva le variazioni anagrafiche, i dati delle situazioni anagrafiche pregresse e le schede anagrafiche delle persone cancellate.

Sicurezza dei dati e responsabili trattamento dei dati

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I dati contenuti nell'ANPR sono trattati conformemente a quanto stabilito dal Codice della Privacy. Titolare del trattamento è il Ministero dell'interno che provvede alla conservazione, comunicazione e adozione delle misure di sicurezza necessarie previste dalla legge. Il sindaco, da parte sua è invece responsabile del trattamento dei dati di propria competenza, in riferimento alla fase di registrazione.

Obiettivi del progetto

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L'istituzione dell'ANPR è parte di un progetto tecnologicamente innovativo che si pone l'obiettivo, integrando i sistemi informativi pubblici e semplificando i processi amministrativi, di facilitare la digitalizzazione della PA e migliorare i servizi in favore di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, diminuendone i costi.

Grazie all'ANPR è infatti possibile istituire un'unica banca dati, capace di rimpiazzare più di 8000 anagrafi comunali dei cittadini residenti all'estero, superando così una frammentazione che da sempre è di ostacolo all'erogazione di servizi efficienti da parte della PA.

Grazie all'ANPR inoltre si migliora il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione perché questo progetto è collegato ad altri progetti di digitalizzazione come il Domicilio digitale, il Censimento permanente, l'Anagrafe Nazionale degli Assistiti (Ana) e il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) riportante i dati sanitari del cittadino.

Vantaggi dell'ANPR

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L'ANPR, proprio grazie all'istituzione di una banca dati unica permette di:

  • evitare inutili comunicazioni tra le varie Pubbliche Amministrazioni;
  • assicurare al dato anagrafico una maggiore certezza;
  • rendere molto più semplici tutte le operazioni relative, ad esempio, ai cambi di residenza, ai trasferimenti all'estero, alle immigrazioni e ai censimenti anagrafici.

Anagrafe unica: a che punto siamo?

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In base all'art. 62 del Codice dell'amministrazione digitale con un decreto del presidente del Consiglio si sarebbe dovuto definire un piano per il graduale subentro dell'ANPR alle citate anagrafi, da completare entro il 31 dicembre 2014.

A oggi però il processo di subentro dell'ANPR alle precedenti anagrafi non è ancora completato. Per questo da gennaio di quest'anno il Governo ha intrapreso un'attività in favore dei piccoli Comuni, per supportarli nel compimento delle operazioni necessarie a consentire il subentro dell'ANPR.

Come annunciato da Sogei che per conto del ministero dell'intero è impegnata nella realizzazione dell'Anagrafe unica, sono 2001 i comuni già migrati. Ma, l'obiettivo è di arrivare a quasi 8000 comuni entro il 2020.

Le attività comprendono un aiuto economico e azioni di tipo pratico come la creazione di una newsletter per informare le pubbliche amministrazioni dei vantaggi derivanti dall'ANPR, la pubblicazione di tutto il materiale documentale relativo all'ANPR e una dashboard per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori.

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