• La riforma dell'assegno di divorzio
• Assegno di divorzio: i parametri previsti dalla riforma 2019
• L'abbandono del criterio del tenore di vita
• La temporaneit� dell'assegno di divorzio

La riforma dell'assegno di divorzio

La nuova disciplina, se, come sembra, verr� approvata in questi termini, � destinata ad accogliere le chiare e gi� consolidate indicazioni della pi� recente giurisprudenza di Cassazione.

Le norme in corso di approvazione si traducono, in sostanza, in un notevole cambiamento nel modo di concepire la vita dei coniugi dopo il divorzio. L'obiettivo della disciplina sull'assegno non sar� pi� quello di mantenere immutate, per un tempo indefinito, le condizioni economiche che caratterizzavano la vita dei coniugi in costanza di matrimonio, quanto piuttosto quello di garantire un adeguato sostentamento al coniuge pi� debole economicamente, e solo finch� perduri l'inadeguatezza delle sue risorse.

Assegno di divorzio: i parametri previsti dalla riforma 2019

I parametri che guideranno il giudice nella liquidazione dell'assegno di divorzio fanno riferimento a una serie di fattori che tendono a valorizzare il carattere assistenziale della misura, ma anche a riconoscere e premiare l'impegno del coniuge che, per adempiere ai doveri derivanti dal matrimonio, abbia sacrificato parte del proprio percorso formativo e professionale.

Inoltre, il giudice dovr� prendere in considerazione anche la durata del matrimonio stesso, l'et� e lo stato di salute del coniuge richiedente e le condizioni personali ed economiche in cui ciascuno dei due soggetti si trova al momento dello scioglimento del vincolo. Andr� valutato anche il comportamento tenuto da ognuno dei coniugi in relazione al venir meno della comunione spirituale e materiale.

Dal punto di vista pi� strettamente economico, l'importo dell'assegno di divorzio deve tenere conto anche del contributo offerto da ciascun coniuge alla formazione del patrimonio comune e di quello altrui. Inoltre, rileva non pi� solo il reddito, ma anche il patrimonio attuale a disposizione del richiedente.

Infine, il giudice dovr� prendere in considerazione anche l'impegno necessario per chi abbia in cura figli della coppia ancora non indipendenti dal punto di vista economico.

L'abbandono del criterio del tenore di vita

Come si vede, perde completamente importanza il criterio del mantenimento del tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, sulla scorta delle ben note sentenze di Cassazione n. 11504/2017 (c.d. sentenza Grilli) e SS.UU. n. 18287/2018.

Ci� che si vuole evitare, in poche parole, � che il matrimonio possa essere considerato uno strumento per "sistemarsi" economicamente, anche una volta venuto meno il vincolo con il divorzio.

E la funzione primariamente assistenziale del nuovo assegno di divorzio � ribadita dalla previsione della sua provvisoriet�. Il giudice, infatti, potr� predeterminare la durata dell'obbligo di versare gli alimenti alla controparte, quando la ridotta capacit� reddituale di quest'ultima sia dovuta a situazioni temporanee e superabili. In pratica, se appare prevedibile che il richiedente possa trovare lavoro o, ad esempio, sia prossimo a percepire la pensione, non vi sar� ragione per prolungare l'obbligo di assistenza in capo all'ex coniuge.

La temporaneit� dell'assegno di divorzio

Non solo. Il nuovo progetto di legge, che � gi� passato a larga maggioranza alla Camera ed � ora all'esame del Senato, chiarisce che il diritto all'assegno di divorzio si perde in caso di nuove nozze, di unione civile e di convivenza, anche non registrata. E si tratta di perdita irreversibile, dal momento che tale diritto non riemerge neanche in caso di cessazione della relazione con il nuovo partner.

Infine, va segnalato che la disciplina prevista dalla nuova legge, una volta entrata in vigore, sar� applicabile anche alle controversie attualmente in corso.

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