Data: 18/05/2019 11:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – A un mese dalle nuove modalità con cui si svolgerà la Maturità per gli studenti delle classi V delle scuole secondarie di II grado ci sono alcune incognite. Rispetto a prima, nel nuovo esame, si modificano prima e seconda prova, viene eliminata la terza, e viene introdotto il colloquio.

Nuova maturità: c'è l'incognita colloquio

A fare chiarezza ci ha pensato (non dissipando ogni dubbio) la nota del Miur del 6 maggio 2019. Il punto interrogativo riguarda le buste che conterranno lo "spunto" da cui partirà la discussione. Le buste saranno sorteggiate al momento del colloquio. Certo è che saranno pari al numero di studenti più due, in maniera che l'ultimo possa scegliere almeno fra tre opzioni. A disposizione ci sono 20 punti, il colloquio ha natura pluridisciplinare e integrata e la sua importanza per raccogliere elementi di valutazione significativi circa il livello di "preparazione" del candidato e le sue capacità di affrontare con autonomia e responsabilità le tematiche e le situazioni problematiche proposte. Non è una verifica disciplinare. L'esito di tali verifiche è attestato, per gli ultimi tre anni di corso, dal punteggio del credito scolastico.

Lo scopo del colloquio è valorizzare i nuclei fondanti delle discipline, i cui contenuti rappresentano la base fondamentale per l'acquisizione di saperi e competenze. Nel corso del colloquio mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, lo studente espone l'esperienza svolta relativamente ai percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento. Il colloquio accerta altresì le conoscenze e competenze maturate dal candidato nell'ambito delle attività relative a Cittadinanza e Costituzione. Specifica la nota del Miur, il colloquio viene avviato con l'analisi e il commento del materiale che la commissione propone al candidato, per poi svilupparsi in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare che espliciti al meglio il conseguimento degli obiettivi del profilo educativo, culturale e professionale. I materiali possono essere costituiti da: testi (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera); documenti (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d'arte, ma anche grafici, tabelle con dati significativi, etc.); esperienze e progetti (es.: spunti tratti anche dal documento del consiglio di classe); problemi (es.: situazioni problematiche legate alla specificità dell'indirizzo, semplici casi pratici e professionali).


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