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Data: 09/06/2019 09:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate di Annamaria Villafrate - In arrivo, salvo complicazioni, anche le regole tecniche di avvocati e consulenti del lavoro, entrambi in attesa di un si da parte del Mef. Pronti invece da tempo i notai, seguiti dai commercialisti, che a gennaio di quest'anno hanno comunicato il loro adempimento all'obbligo di darsi regole tecniche antiriciclaggio. Ritardi e problemi a parte quindi, le categorie di liberi professionisti chiave, sono quasi tutti pronti. Indice: Antiriciclaggio: la normativa di riferimento[Torna su]
L'art. 2 del dlgs n. 90/2017 che ha attuato la direttiva (UE) 2015/849 relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo impone ai soggetti obbligati, di procedere all'adeguata verifica "del cliente e del titolare effettivo con riferimento ai rapporti e alle operazioni inerenti allo svolgimento dell'attività istituzionale o professionale: a) in occasione dell'instaurazione di un rapporto continuativo o del conferimento dell'incarico per l'esecuzione di una prestazione professionale." Gli obblighi di adeguata verifica che la legge pone a capo dei liberi professionisti e degli altri soggetti obbligati riguardano sia i clienti già acquisiti che quelli nuovi e consistono nel controllo di tutta una serie di informazioni "sintomatiche" del rischio di avere a che fare con soggetti che maneggiano denaro sporco. L'art. 3 del dlgs n. 231/2007 contiene invece l'elenco dettagliato dei soggetti obbligati ad effettuare adeguate verifiche, tra i quali figurano notai, commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro, ai quali l'art. 11 dello stesso decreto richiede "l'elaborazione e aggiornamento di regole tecniche … in materia di procedure e metodologie di analisi e valutazione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo cui i professionisti sono esposti nell'esercizio della propria attività". A distanza di più di due anni dall'emanazione del dlgs n. 231/2007 modificato dal dlgs. n. 90/2017 vediamo a che punto sono i notai e le più importanti categorie di liberi professionisti con l'approvazione delle regole tecniche antiriciclaggio. Notai[Torna su]
I notai sono stati i primi ad attivarsi per darsi regole tecniche antiriciclaggio. Risale infatti a ottobre 2018 il documento che le contiene. In realtà già nel 2014 il Consiglio nazionale del Notariato si era dato specifiche linee guida in materia di adeguata verifica della clientela. Linee guida trasfuse poi nelle più recenti regole tecniche alle quali sono state apportate quelle modifiche e integrazioni necessarie a renderle più al passo con i tempi. Regole tra le quali figurano misure semplificate nel caso in cui emerga un basso rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Commercialisti[Torna su]
I dottori commercialisti con un comunicato stampa del 23 gennaio 2019 hanno annunciato l'arrivo anche delle loro regole tecniche. Il 16 gennaio il Consiglio nazionale dei commercialisti ha approvato il documento "Obblighi di valutazione del rischio, adeguata verifica della clientela, conservazione dei documenti, dei dati e delle informazioni: regole tecniche ai sensi dell'art. 11, co. 2, del dlgs. 231/2007 come modificato dal dlgs 25 maggio 2017, n. 90" redatto su Parere del Comitato di Sicurezza Finanziaria del MEF del dicembre 2018. Come emerge dal documento, le regole diventeranno vincolanti per gli iscritti decorsi 6 mesi dall'approvazione, quindi a metà luglio. Nel frattempo il Consiglio si preoccuperà di organizzare corsi di formazione per consentire l'apprendimento delle regole di autoregolamentazione in materia di antiriciclaggio. Un bell'impegno per tutti quei professionisti già tanto impegnati nel quotidiano, come viene fatto notare dal presidente nazionale di categoria Massimo Miani che giudica l'onere di darsi regole tecniche "eccessivamente penalizzante per i professionisti in quanto ancora oggi troppo concentrata sugli adempimenti formali". Avvocati[Torna su]
Gli avvocati? Ancora in "standby" da marzo 2018. Manca solo l'approvazione del Mef, che aveva convocato i rappresentanti del Cnf per chiarire alcuni punti. Incontro mai avvenuto e a cui ha fatto seguito un silenzio tombale. Il Cnf già nel dicembre 2017 aveva approvato un documento contenete 15 regole tecniche in materia di antiriciclaggio. La categoria, per la delicatezza del ruolo svolto, merita sicuramente un'attenzione maggiore. Non resta quindi che attendere. Consulenti del lavoro[Torna su]
Anche i consulenti del lavoro sono in attesa di un si da parte del Mef e dell'approvazione definitiva da parte del Consiglio. In estate quindi le regole tecniche dovrebbero diventare vincolanti anche per questa categoria. Il documento tiene conto delle novità introdotte dal dlgs n. 90/2017 e fornisce agli iscritti le regole necessarie ad effettuare l'adeguata verifica del cliente, a rispettare gli obblighi di segnalazione, che potranno essere effettuate al Consiglio provinciale e a conservare adeguatamente i dati di interesse. Leggi anche: - Antiriciclaggio: le linee guida dei commercialisti - Antiriciclaggio: basta il passaggio di mano del contante per le sanzioni |
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