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Data: 10/06/2019 12:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Gli avvocati, nell'esercizio della loro professione, devono attenersi a specifiche regole etiche e comportamentali, al pari di tutti gli altri professionisti. Tali regole, che fanno parte della deontologia, vanno seguite nei rapporti con i propri clienti, ma anche nelle relazioni con le controparti, i colleghi e gli altri professionisti. Come si legge nel sito del CNF, "Anche tramite il rispetto di tali norme di comportamento, l'avvocato contribuisce all'attuazione dell'ordinamento giuridico per i fini della giustizia".
Codice deontologico forense[Torna su]
Le norme deontologiche alle quali gli avvocati si devono attenere sono contenute nel codice deontologico forense. Il codice vigente, che ha sostituito un precedente testo, è del 31 gennaio 2014 ed ha attuato quanto previsto dalla legge professionale forense numero 247/2012. Esso è stato di recente sottoposto a modifiche nella seduta amministrativa del CNF del 23 febbraio 2018. Deontologia avvocati: le principali regole[Torna su]
Le regole che compongono la deontologia degli avvocati sono molteplici. Tra le più rilevanti, si possono segnalare:
Deontologia avvocati: le sanzioni[Torna su]
Il rispetto della deontologia da parte degli avvocati è presidiato da sanzioni specifiche, individuate dal codice forense e variabili a seconda della tipologia e della gravità della violazione deontologica commessa, rispetto alla quale devono essere adeguate e proporzionate. Le sanzioni disciplinari, più in particolare, sono:
La potestà disciplinare[Torna su]
Il potere di applicare le sanzioni spetta agli organi disciplinari, che a tal fine devono valutare il comportamento complessivo dell'incolpato, tenendo conto anche del fatto che la sanzione è unica anche se sono contestati più addebiti. Essa va commisurata a una serie di fattori e, in particolare, alla gravità del fatto, al grado della colpa, all'eventuale dolo e alla sua intensità, al comportamento dell'incolpato precedente e successivo al fatto, al pregiudizio eventualmente subito dall'assistito e dal cliente. Deontologia e formazione avvocati[Torna su]
L'importanza della deontologia nella vita professionale degli avvocati emerge anche dal fatto che essa è oggetto necessario della formazione continua. Infatti, il regolamento del CNF numero 6/2014, che disciplina le modalità di attuazione dell'obbligo formativo dei legali, prevede che durante ogni periodo di valutazione, della durata di un triennio, è necessario maturare almeno 60 crediti formativi, di cui non meno di 15 per ciascun anno. Di questi 60 crediti, almeno 9 devono riguardare la deontologia forense, di cui almeno 3 devono essere maturati per ciascun anno. Leggi anche: - Codice deontologico forense 2019 |
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