Data: 10/06/2019 06:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Nei giorni scorsi, Poste Italiane ha preannunciato con un avviso sul proprio sito internet le variazioni inerenti le condizioni di offerta del "Sevizio Atto Giudiziario" che sarebbero state introdotte a partire dal 10 giugno.

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In sostanza, a partire da oggi sono ufficiali gli aumenti dei costi per notificare multe e atti giudiziari per chi si affida alla società che si occupa della gestione del servizio postale in Italia. Quindi, il rincaro non coinvolgerà le notifiche che avvengono a mano ad opera degli ufficiali giudiziari e dei messi comunali.

Forfettizzazione del corrispettivo CAN e CAD

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Le variazioni in aumento sono strettamente legate alle novità introdotte dalla Legge 890/1982 e alle Delibere attuative dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in tema di notifiche a mezzo del servizio postale. In particolare, i rincari dipendono dalla c.d. forfettizzazione del corrispettivo CAN (Comunicazione di avvenuta notifica) e CAD (Comunicazione di avvenuto deposito) nella tariffa "Atto Giudiziario".

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La CAN è stata reintrodotta dalla legge di Bilancio 2019 e di conseguenza è stato imposto al servizio postale di inviare al destinatario dell'atto notificato una seconda raccomandata qualora la prima sia stata consegnata non al diretto interessato, bensì a una persona convivente o addetta alla casa o all'ufficio. Invece, la CAD rappresenta sempre una seconda raccomandata, ma che viene spedita al destinatario qualora, a causa della sua assenza, il plico sia riportato all'ufficio postale.

Poste Italiane: aumentano i costi di notifica multe e atti giudiziari

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Poste Italiane ha dunque reagito al prevedibile aumento del numero di spedizioni che potrebbero coinvolgere ciascun verbale o ciascun atto giudiziario notificato con un aumento dei costi.

Alle vigenti tariffe dell'atto giudiziario sarà applicato un importo aggiuntivo forfettario (pari a 2,70€) per le spese correlate a CAN e CAD eventualmente emesse ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge 890/1982 e sinora addebitate al momento della restituzione dell'avviso di ricevimento.
Per la spedizione più diffusa, ovvero quella relativa a invii fino a 20 grammi, l'importo (comprensivo della quota forfettaria di CAN e CAD) da oggi passerà da € 6,80 a € 9,50. L'importo così calcolato, ha avvisato Poste Italiane, potrà anche essere rivisto annualmente nel caso di variazione delle tariffe unitarie e/o dell'incidenza dell'evento. Le eventuali variazioni saranno debitamente comunicate con un preavviso di 30 giorni.

Notifiche via PEC o tramite privati

In conseguenza dei rincari, le spese di notifica potrebbero arrivare, in diverse città, addirittura ad eguagliare i costi delle sanzioni, ad esempio nei casi in cui il verbale viene notificato prima all'intestatario del veicolo e poi al responsabile "effettivo" dell'infrazione.
Sulle conseguenze future di tali aumenti incideranno sicuramente alcune variabili, ad esempio l'apertura di una casella di Posta Elettronica Certificata da parte degli italiani poiché, dal 2018, le multe possono essere notificate anche alla PEC, risparmiando le spese di notifica. Tuttavia, molti corpi sono in ritardo nell'adeguarsi alla novità che di fatto potrebbe abbattere i costi.
Ancora, giova ricordare che presto Poste Italiane potrebbe avere concorrenza in quanto è caduto il suo monopolio su notifiche e comunicazioni di atti giudiziari, nonchè sulle multe per violazioni al codice della strada. Tuttavia, l'effettiva realizzazione della liberalizzazione del settore ha subito dei ritardi e non è ancora definitivamente operativa.

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