|
Data: 09/07/2019 12:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate di Annamaria Villafrate - il decreto crescita non ha pensato solo alle aziende in difficoltà, ma anche ai liberi professionisti. Per loro prevede infatti, al pari delle PMI, la possibilità di accedere al Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, con alcune importanti novità. La prima è l'ampliamento delle fattispecie penali commesse dai debitori insolventi che stanno creando difficoltà di liquidità. La seconda invece è rappresentata dalla possibilità di poter beneficiare di un acconto del 50% subito, con saldo una volta concluse le verifiche. Per capire di cosa si tratta, vediamo come è disciplinato il Fondo, chi e in quali casi può accedervi, in che cosa consiste l'aiuto e come fare domanda:
Accesso per i liberi professionisti al fondo vittime mancati pagamenti[Torna su]
Il decreto crescita estende il "Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti" previsto dall'art. 1 commi 199-202 della legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016) ai liberi professionisti. Scopo di questo fondo, sostenere attraverso finanziamenti agevolati, coloro che si trovano in una situazione di crisi potenziale a causa di mancati pagamenti frutto di un'attività illecita di rilevanza penale imputabile ai loro debitori. Il decreto crescita prevede inoltre la possibilità di beneficiare di un acconto sul finanziamento erogato dal Fondo del 50%, con saldo, alla verifica dei requisiti. Evoluzione normativa del fondo[Torna su]
Prima della novità prevista dal decreto crescita, la disciplina del fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti aveva già subito delle importanti modifiche, apportate in particolare da tre provvedimenti:
Requisiti di accesso al fondo[Torna su]
Quali sono i requisiti che devono possedere i soggetti richiedenti ammessi al Fondo?
Che tipo di aiuto è previsto per chi accede al fondo?[Torna su]
In pratica grazie al Fondo è possibile accedere a un finanziamento agevolato sino a 500.000 euro e comunque non superiore alla somma dei crediti documentati negli atti del procedimento penale, e vantati dal richiedente e in ogni caso nei limiti di importo previsti dai Regolamenti "de minimis" n. 1407/2013, n.1408/2013 e n. 717/2014. Il finanziamento ha una durata non inferiore a tre anni e non superiore a 10. Come presentare la domanda[Torna su]
Il soggetto che si occupa di gestire le pratiche e di concedere il finanziamento è il Ministero dello Sviluppo economico. Pertanto la domanda dovrà essere presentata solo in modalità telematica al seguente indirizzo https://agevolazionidgiai.invitalia.it, sezione "Accoglienza Istanze DGIAI". Alla domanda dovrà essere allegata tutta la documentazione richiesta per permettere una corretta gestione della pratica di erogazione. |
|