Data: 02/07/2019 14:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Lo scorso 24 giugno � stato assegnato alla Commissione permanente (Cultura, scienza e istruzione) in sede referente la proposta di legge n. 1649 (qui sotto allegata) che punta a modificare l'art. 142 del Regio decreto n. 1592/1933.

Divieto di iscrizione contemporanea a pi� universit�

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L'obiettivo � quello della soppressione del divieto di iscrizione contemporanea a diverse universit� e a diversi istituti di istruzione superiore, a diverse facolt� o scuole della stessa universit� o dello stesso istituto e a diversi corsi di laurea o diploma della stessa facolt� o scuola.
Un segnale in tal senso era gi� giunto a inizio di quest'anno da parte del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti che, durante un question time alla Camera dei Deputati, aveva annunciato l'intenzione di abolire il divieto, risalente addirittura all'epoca fascista, di iscriversi contemporaneamente a due corsi di studio.
Il Ministro, che si era dichiarato "pienamente favorevole al superamento di tale divieto", aveva sottolineato l'importanza di "una interdisciplinariet� del sapere per creare figure professionali che meglio rispondano alla variabilit� e complessit� del mondo del lavoro".
Da allora, dalla sede ministeriale, non sono giunte novit�, mentre le acque iniziano a muoversi in Parlamento. Oltre alla proposta di cui � primo firmatario l'on. Sasso (Lega), anche il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, di propria iniziativa, ha presentato un disegno di legge (qui sotto allegato) che punta a un risultato analogo, ovvero a sopprimere il divieto di iscrizione contemporanea a diverse Universit�, a diverse facolt� o scuole della stessa Universit� e a diversi corsi di laurea o diploma della stessa facolt� o scuola.
Una volta eliminato il divieto del 1933, in pratica, sar� consentito agli studenti anche prendere in parallelo due lauree, oppure due master secondo il d.d.l. del CNEL.

Universit�: due lauree in contemporanea, il ddl 1649

La proposta n. 1649, si compone di un unico articolo (oltre alla clausola di invarianza finanziaria) che, a chiare lettere, prevede l'abrogazione del secondo comma dell'art. 142 del T.U. delle leggi sull'istruzione superiore di cui al R.D N. 1592/1933.
Nella relazione illustrativa, i parlamentari sottolineano l'importanza la soppressione del divieto al fine di "garantire una scelta sempre pi� ampia dei percorsi universitari e di allineare l'offerta formativa per gli studenti italiani a quella dei colleghi europei".
Una proposta che si ritiene espressione diretta dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti dagli artt. 3 e 9 della Costituzione, nonch� in armonia con la maggior parte degli ordinamenti degli altri Paesi europei, che riconoscono agli studenti la facolt� di iscriversi contemporaneamente a pi� di un corso di studio in diverse universit� europee.
La soppressione di tale divieto, si legge ancora, consentirebbe il superamento della logica della specializzazione in un unico settore e offrirebbe la possibilit� agli studenti, come avviene in altre nazioni, di rendere pi� flessibile la loro formazione e di sviluppare una proficua interdisciplinariet� del sapere.
L'unica possibilit� attualmente concessa agli studenti italiani per conseguire la doppia laurea o double degree � quella offerta dalle universit� italiane che hanno stipulato specifici accordi con atenei stranieri. Esperienze il cui successo fa ancor di pi� propendere verso l'ampliamento dell'offerta formativa nel nostro paese, consentendo agli studenti di frequentare, contestualmente, corsi di laurea diversi cos� da realizzare percorsi misti di formazione, quale, per fare solo un esempio, quello delle lauree in medicina e chirurgia e in ingegneria biomedica

Ddl Cnel: ampliare la formazione per studenti e dottorandi

Ancora pi� ampia la proposta avanzata dal CNEL che, oltre ad abrogare il divieto e consentire l'iscrizione contemporanea a diverse Universit� o istituti di formazione terziaria, sia italiane che estere, e a diverse facolt� dello stesso ateneo, consentirebbe l'iscrizione anche a pi� di un corso di master universitario.
La proposta � stata presentata ai sensi dell'art. 99, comma 3, della Costituzione ed � stata approvata dall'Assemblea del CNEL nella seduta del 30 maggio 2019, relatrice la consigliera Annamaria Simonazzi.

Il disegno di legge intende rafforzare la libert� di scelta degli studenti, costituendo in capo ad essi un nuovo diritto soggettivo, atto in primo luogo a eliminare ostacoli nelle iscrizioni contemporanee a lauree magistrali, corsi post laurea, corsi all'estero.

Un risultato che non pu� che ottenersi rimuovendo l'ostacolo del divieto previsto dal R.D. del 1933. Come si legge nella Relazione al d.d.l., di fronte a un contesto europeo che vede l'Italia tra i Paesi con le peggiori performance dei suoi studenti e del sistema formativo, e fra i meno virtuosi nel sostenere la formazione superiore dei giovani, il CNEL ritiene opportuno proporre il superamento di un divieto.

Tale divieto, infatti, penalizza gli studenti pi� capaci e meritevoli, imponendo loro un significativo rallentamento nel conseguimento del titolo rispetto ai colleghi europei, e di conseguenza un tardivo accesso al mercato del lavoro.

Invece, la possibilit� di seguire pi� percorsi contemporaneamente d� a studenti particolarmente capaci e volenterosi la possibilit� di acquisire pi� rapidamente e integrare fra loro le conoscenze, nonch� di presentarsi con pi� competenze sul mercato occupazionale.

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