Data: 03/07/2019 15:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � L'equo compenso sar� monitorato grazie a un protocollo d'intesa firmato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il Consiglio nazionale forense. L'accordo ha portato all'istituzione del Nucleo Centrale di monitoraggio della disciplina dell'Equo compenso per la professione forense.

Equo compenso firmato protocollo Cnf-Giustizia

A sottoscrivere il documento (in allegato) il Guardasigilli e Andrea Mascherin, presidente del Consiglio Nazionale Forense, l'istituzione che rappresenta l'avvocatura italiana. Il Nucleo centrale di monitoraggio, istituito al ministero della giustizia, potr� contare sulla collaborazione degli Ordini locali forensi. L'accordo � strutturato in cinque articoli che trattano rispettivamente dell'istituzione del nucleo centrale di monitoraggio e delle sue funzioni e dell'organizzazione, della rete nazionale di monitoraggio, mentre un quinto articolo si occupa della clausola di invarianza finanziaria.

In particolare, il nucleo centrale di monitoraggio:

- monitora il rispetto e l'applicazione della vigente disciplina in materia di equo compenso, anche da parte dell'Autorit� giudiziaria, in relazione alle prestazioni rese dai professionisti nei rapporti con privati e pubblica amministrazione;

- coordina le attivit� della Rete nazionale di monitoraggio;

- riceve dal Consiglio nazionale forense le segnalazioni relative alla violazione della normativa in tema di equo compenso e tiene una banca dati delle segnalazioni e dei documenti e studi statistici comunque acquisiti sul tema;

- pu� segnalare all'Autorit� Garante della Concorrenza e del Mercato e ad altre Autorit� eventualmente competenti i comportamenti di committenti privati e pubblici che violano la normativa in tema di equo compenso;

- propone iniziative legislative in materia di tutela dell'equo compenso;

- pu� sollecitare i committenti pubblici e privati in capo ai quali siano state rilevate violazioni della normativa in materia di equo compenso ad adeguare conseguentemente le proprie prassi.

�Vogliamo fare qualcosa che vada a incidere direttamente sulla vita quotidiana degli avvocati � chiarisce il Guardasigilli - E questo che abbiamo realizzato � un protocollo che va in questa direzione. Si tratta, nel pieno rispetto della prassi, di un segnale forte e chiaro che ci auguriamo veda presto coinvolti anche altri ordini professionali affinch� questo possa diventare un modello che vada a tutelare anche altre categorie�. Come chiarisce Mascherin: �Questo protocollo di oggi rappresenta una novit� dirompente per gli avvocati e un salto di qualit� rispetto alla tutela concreta della professione. Riteniamo essenziale promuovere con il ministero la corretta applicazione della normativa sull'equo compenso anche con la futura istituzione di una autorit� garante con poteri sanzionatori e di indagine, specialmente nei confronti dei committenti forti, inclusa la pubblica amministrazione. Per questo � fondamentale il coinvolgimento degli Ordini come previsto dal protocollo�.


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