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Data: 04/07/2019 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate di Annamaria Villafrate - Il CdM, su proposta del premier Conte e del Ministro Tria ha approvato in via preliminare un decreto legislativo che apporta modifiche in materia di antiriciclaggio, intervenendo sulla disciplina contenuta nei decreti n. 90 e 92, che hanno dato attuazione alle direttive europee n. 2015/849 e la 2018/843. Tanti gli obiettivi del provvedimento, tra i quali l'ampliamento dei soggetti tenuti al rispetto degli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio, l'introduzione di misure di verifica rafforzata per chi opera nel settore bancario e finanziario e la predisposizione di di strumenti preventivi per impedire attività di riciclaggio con paesi terzi o che finanziano attività di terrorismo. Novità anche in materia di sanzioni e obbligo di relazione annuale per gli Organismi di autoregolamentazione, senza dimenticare le nome finalizzate a creare una maggiore collaborazione tra le autorità a livello internazionale:
Approvato il nuovo dlgs antiriciclaggio[Torna su]
Il primo luglio il Consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare il decreto legislativo contenete modifiche e integrazioni ai dlgs n. 90 e 92 del 2017, che hanno dato attuazione alla IV Direttiva Europea antiriciclaggio n. 849 del 2015 e alla V direttiva antiriciclaggio n. 843 del 2018. Il provvedimento appesantisce gli obblighi e amplia il numero dei soggetti tenuti al rispetto della normativa. Le misure più importanti[Torna su]
Il decreto incrementa il novero dei soggetti sottoposti alla disciplina antiriciclaggio, così come gli adempimenti comunicativi, gli obblighi da rispettare e i controlli. Queste le misure più importanti:
Cooperazione in ambito internazionale[Torna su]
Deroga al segreto d'ufficio al fine di instaurare una maggiore collaborazione tra le varie autorità dei Paesi membri. L'Autorità giudiziaria inoltre potrà chiedere i risultati degli approfondimenti investigativi effettuati in caso di attività sospette al Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza e alla Direzione Investigativa Antimafia. Relazione annuale obbligatoria per gli organismi di autoregolamentazione[Torna su]
Scatta l'obbligo per gli organismi di autoregolamentazione di redigere una relazione annuale in cui saranno tenuti a indicare:
Per quanto riguarda in particolare lo IUF, ovvero l'Ufficio d'Informazione finanziaria della Banca d'Italia, con un comunicato stampa, ha diffuso le modalità con cui le banche, le Poste italiane spa, gli istituti di pagamento, gli istituti di moneta elettronica, gli intermediari finanziari con sede all'estero e quelli con sede in uno stato membro, dovranno inviare le comunicazioni relative a operazioni effettuate in contanti del valore superiore a 10.000 euro. Sulla base delle informazioni ricevute l'UIF potrà così rilevare la presenza di eventuali anomalie. Obbligo di comunicazione previsto anche in assenza di operazioni rilevanti. Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 15 settembre 2019 e avrà ad oggetto le operazioni svolte ad aprile, maggio, giugno e luglio, con comunicazioni distinte per mese di riferimento. Leggi anche: - Antiriciclaggio: le linee guida dei commercialisti |
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