Data: 06/07/2019 12:14:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli – Nell'esercizio della propria professione, gli avvocati devono rispettare i principi del codice deontologico forense e uniformare la propria attività ai suoi dettami.

Se non lo fanno, rischiano di subire un procedimento disciplinare e di essere assoggettati a sanzioni anche molto pesanti.

La denuncia di clienti o colleghi

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Il cliente che ha subito una scorrettezza da parte di un avvocato può quindi decidere di denunciarlo e lo stesso può fare un collega o la stessa parte nei confronti dell'avvocato della controparte.

L'unico presupposto è di essere stato vittima in prima persona di una scorrettezza deontologicamente rilevante posta in essere da un legale.

In ogni caso, occorre specificare che il procedimento disciplinare non è a impulso di parte, ma si attiva anche solo con semplici informazioni o con la conoscenza, da parte del COA, di fatti pubblicamente noti.

In altre parole, non è necessario un esposto introduttivo.

Esposto al COA

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Per denunciare l'avvocato di controparte, ma anche il proprio avvocato o un collega, basta presentare un esposto in carta libera al competente Consiglio dell'ordine degli avvocati, descrivendo dettagliatamene i fatti "incriminati".

E' poi il Consiglio distrettuale di disciplina competente a provvedere al controllo disciplinare.

Il procedimento disciplinare a carico dell'avvocato

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Le fasi di cui si compone il procedimento disciplinare sono tre.

Innanzitutto, vi è la fase che si apre con l'acquisizione della notizia dell'illecito deontologico e la relativa iscrizione nell'apposito registro: da tale momento prende il via l'istruttoria, che avrà una durata massima di sei mesi.

Esaurita l'istruttoria o si formula il campo di incolpazione o si decide per l'archiviazione.

La terza fase si apre solo nel primo di tali due casi e consiste in un dibattimento, al cui esito si può giungere al "proscioglimento" dell'avvocato con formula "non esservi luogo a provvedimento disciplinare" oppure al richiamo verbale o all'irrogazione delle sanzioni previste dal codice deontologico.

Le sanzioni disciplinari

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Le sanzioni disciplinari previste dal codice deontologico, nel dettaglio, sono:

  • l'avvertimento,
  • la censura,
  • la sospensione dall'esercizio della professione,
  • la radiazione dall'albo.

La scelta tra l'una e l'altra dipende dalla tipologia e dalla gravità dell'infrazione.


Per approfondimenti sulle sanzioni leggi Sanzioni disciplinari avvocati

Vai al testo del Codice Deontologico Forense


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