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Data: 15/07/2019 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax di Gabriella Lax – Da domenica 14 luglio, pubblicità del gioco vietata in Italia, ferme restando le eccezioni stabilite dalle linee guida di Agcom.
Da oggi divieto di pubblicità dei giochi[Torna su]
Il divieto di pubblicità per giochi e scommesse era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 luglio 2018 nell'ambito del più ampio Decreto Dignità e in vigore dal giorno successivo, fatte salve le deroghe per i contratti in essere che avrebbero potuto continuare ad avere effetto per un ulteriore anno. Divieto di pubblicità dei giochi, le sanzioni[Torna su]
Esauritosi il tempo della deroga dall'entrata in vigore un anno fa del Decreto Dignità che ha stabilito un divieto totale di pubblicità dei giochi (fanno eccezione, appunto, i contratti in corso fino a un anno e la Lotteria Italia) e lo stop alle sponsorizzazioni dal prossimo primo gennaio 2019. Pronte a scattare dunque le sanzioni, con multe pari al 20% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e non inferiori a 50mila euro per ogni violazione. I ricavati confluiranno nel fondo per il contrasto al gioco patologico. Alla pubblicazione del divieto, ormai un anno fa, Luigi Di Maio, Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico aveva chiarito che pubblicità del gioco è la prima causa che avvicina i giovani alle scommesse, grazie al Decreto Dignità aveva rivendicato «Siamo il primo Paese europeo a vietarla». Il divieto di pubblicità dei giochi, dai numeri del ministero dell'Economia e delle finanze, dovrebbe fare scendere al 5% il volume di raccolta e comportare una riduzione delle entrate, a regime, pari a 150 milioni di euro l'anno. Nello specifico, il minor gettito nel 2019 sarebbe di 112 milioni, per arrivare a 150 milioni tra il 2020 e il 2021. Secondo le stime inoltre gli investimenti pubblicitari e di sponsorizzazione nel settore dei giochi, dovrebbero essere 150-200 milioni l'anno. Divieto di pubblicità, le linee guida Agcom[Torna su]
Le linee guida (vedi anche Gioco d'azzardo: le linee guida) sono finalizzate al divieto di pubblicità, sponsorizzazioni e tutte le altre forme di comunicazioni a contenuto promozionale relative a giochi o scommesse con vincita in denaro. Lo scopo è contrastare la ludopatia e migliorare la tutela del consumatore/giocatore, con particolare riferimento alle categorie vulnerabili (giocatori patologici, minori, anziani). Nei principi generali, le norme mirano alla protezione rafforzata delle categorie vulnerabili, con particolare riferimento ai minori e ai giocatori patologici; al contrasto del gioco a pagamento illegale in contrapposizione all'offerta di gioco a pagamento autorizzata, tramite concessione, dall'Agenzia delle dogane e dei Monopoli; alla riconoscibilità dell'offerta di gioco a pagamento autorizzata rispetto a quella illegale, tramite l'utilizzo di appositi loghi elaborati dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli alla trasparenza sulle condizioni e servizi offerti, in modo da favorire decisioni di gioco consapevoli; al rispetto del principio di proporzionalità. |
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