Dott. Carlo Casini - L'iter sul disegno di legge che riforma la disciplina dell'assegno di divorzio non � ancora concluso, ma certamente l'unanimit� ottenuta in commissione e l'ok della Camera, fanno ben sperare su un consenso bipartisan anche al Senato dove il ddl Morani � in questi giorni all'esame della commissione giustizia. Riforma assegno divorzio, il ddl
La proposta di legge dovrebbe sostanzialmente recepire ed implementare in via legislativa, il contributo interpretativo offerto dalla Cassazione civile, SS.UU., sentenza del 11/07/2018 n� 18287, celebre pronuncia che ha sancito l'abbandono del criterio del "tenore di vita" tenuto dai coniugi durante la loro unione e da mantenere successivamente alla rottura del vincolo coniugale.
La pronuncia summenzionata ha certamente il merito di aver posto fine agli squilibri "alla rovescia" causati dalla cessazione del matrimonio nei confronti del coniuge economicamente pi� forte senza per� ledere il principio costituzionale della solidariet� che intercorre tra i coniugi anche qualora venga meno il vincolo coniugale.
L'assegno di divorzio a termine
La principale novit� della proposta al vaglio delle Camere riguarda la possibilit� per il tribunale di poter predeterminare la durata dell'assegno, per far fronte alle ragioni contingenti che si prospettano nell'attualit� ma senza escluderne dunque la loro superabilit�.