Data: 27/07/2019 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Il bonus 500 euro per gli insegnanti è nato per essere utilizzato per la loro formazione e l'aggiornamento. Ma non sempre questo accade. Ci ha pensato la senatrice del Movimento 5 Stelle, Tiziana Drago, a presentare un'interrogazione al ministero dell'Istruzione e al ministero delle Finanze, riguardo le criticità rilevate sull'uso della Carta del Docente e, nel contempo, a formulare una nuova proposta in merito alla destinazione dei fondi stanziati ogni anno per il Bonus da 500 euro.

Bonus 500 euro, proposta e sanzioni contro l'uso distorto

In particolare, secondo la senatrice pentastellata, i bonus sono stati utilizzati per l'acquisto di elettrodomestici o di altri dispositivi e/o prodotti che ben poco hanno a che fare con formazione e cultura. In realtà, la legge prevede che, con il bonus, possano essere comprati libri; biglietti per eventi culturali, cinema, teatro o concerti; strumenti musicali (solo nel caso degli insegnanti di musica); hardware e software e corsi di lingua o di formazione ma solo se organizzati da enti accreditati o qualificati per la scuola. Mentre tablet e pc possono rientrare nel novero degli strumenti utilizzabili per l'insegnamento, non lo sono altri elettrodomestici casalinghi. Proprio su questi casi si concentreranno i controlli che saranno avviati e intensificati da settembre.

Dal canto suo la senatrice ha proposto al Governo che il bonus da 500 euro destinati ogni anno alla formazione di docenti e dirigenti scolastici potrebbero essere utilizzati, nello specifico, anche per approfondire i casi di studenti affetti da Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Un numero sempre crescente di alunni ha questi disturbi che se non adeguatamente compresi possono inficiare l'intero percorso educativo.

Per quanto riguarda i controlli sulla spesa fatta col bonus insegnanti, se finora le indagini si sono concentrate sul bonus studenti, adesso si estenderanno al corpo insegnanti.


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