Data: 01/08/2019 15:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Fino a 300 euro di multa a Genova ai proprietari dei cani che non puliscono pipì e altre deiezioni dell'amico a quattro zampe. Per evitare multe salate bisognerà munirsi di bottiglietta e stare vigili, e pronti a pulire, nel momento in cui Fido fa i suoi bisogni.

Genova, 300 euro di multa per chi non pulisce la pipì del cane

Fa discutere, ma sembra essere stata una scelta obbligata, la decisione del comune del capoluogo ligure che sarà in vigore a fine estate. La delibera che modifica al regolamento comunale, è stata presentata dal consigliere di minoranza Enrico Pignone (Lista Crivello) e votata da tutti ad eccezione di Alberto Campanella (FdI), legato ad alcune associazioni a difesa dei cani. La contrarietà del consigliere si spiega, a suo dire, col fatto che la decisione del Comune potrebbe rendere più difficile la vita ai proprietari, soprattutto a quelli anziani.

Cane fa pipì, può essere reato

In realtà chi lascia fare al proprio cane i bisogni impunemente rischia di incorrere nel reato di imbrattamento, previsto 639 del codice penale (vedi anche Se Fido fa pipì sulle macchine o sui muri è reato). Dunque, secondo la norma, chiunque deturpa o imbratta cose mobili [o immobili] altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 103. Se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati, si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro. Infine, nel caso di cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro.

Considerato però che non sempre ci sono spazi adatti nelle città per lasciare al cane fare i bisogni e considerato inoltre che si può non riuscire ad educare l'animale a non fare i bisogni esiste un rimedio per evitare di incappare in pesanti multe: basta avere con sé una bottiglia d'acqua e lavare via i resti delle deiezioni. A sancire questa possibilità ci aveva già pensato la sentenza della Cassazione n. 7082/2015 (vedi anche La Cassazione detta le regole per i bisogni dei cani). In quella vicenda, la S.C. decise che portare con sé la bottiglietta per lavare via il piccolo danno vale ad escludere il dolo anche generico previsto nel reato ex art. 639, comma 2, c.p., giacché l'azione riparatrice provava la mancanza della volontà di arrecare danno.


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